sabato 2 agosto 2014

Martinismo 2014



Carissimi amici ha ancora senso nel 2014 determinare la ragion d'essere delle varie articolazioni del martinismo italiano, in cagione della scissione del 1971 fra Gastone Ventura (“Aldebaran”, 1906-1981), e Francesco Brunelli (“Nebo”, 1927-1982) ?!
Vi è, in alcune grandi maestranze e nei fratelli e nelle sorelle che da esse trovano sostegno per il loro apparire, un continuo richiamarsi al deposito iniziatico ed operativo lasciato da questi due Maestri Passati, in ciò non vi è niente di male.
Assume però aspetti poco comprensibili quando questa voglia di identità, che comunque si basa su fantasmi ed ombre del passato, e a sua volta ha dato vita ad ulteriori scissioni interne, si declina in un isolazionismo ombroso e rancoroso.
Adducendo, per giustificare tale stato di cose, questioni eggregoriche. Ho però l'impressione che spesso dietro a tali parole, si nascondano ben altre motivazioni riassumibili in paura di perdere associati, paura del confronto in quanto poveri di sostanza reale, vecchi rancori per motivi legati al collare di Grande Maestro, e non reali questioni iniziatiche.
Rimango però convinto che l'Eggregore martinista universale, sappia ben scegliere dove indirizzare la sua benevolenza , e la sua capacità vivificante. Infatti osservo una certa erosione di alcuni gruppi, il cui eggregore è più simile a quello di pensionati al circolo della bocciofila, piuttosto che ad uno scalpitante puledro in perenne corsa. Parlare di Eggregore stabile, a me ricorda tanto il parlare di economia stabile: l'anticamera della stagnazione e del declino. 

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