Ancora oggi in alcuni ambiti martinisti questo potere viene negato alle sorelle, adducendo contorte osservazioni che non reggono innanzi all'evidenza che la nostra via è di reintegrazione dell'uomo nell'uomo, e dell'uomo nel divino, a prescindere dalla forma assunto su questo transito.
“L’anima femminile non esce dalla stessa sorgente da cui proviene quella rivestita di un corpo maschile? Non deve compiere la stessa opera, lo stesso spirito da combattere e gli stessi frutti su cui sperare?”. Louis-Claude de Saint-Martin
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