mercoledì 11 gennaio 2017

LO SCHENGEN DELL'ESOTERISMO

Quando ero bimbo, e mi comportavo da bimbo, mi si narrava dei viaggi di fede e speranza verso la Francia in direzione di Lourdes. Viaggi compiuti da pellegrini animati da profonda devozione e da malati in cerca di un aiuto divino. Mente udivo queste parole, essendo da sempre dotato di vivace immaginazione, mi raffiguravo pullman variopinti, canzoni religiose e una multicolore umanità.

Ancora oggi questi viaggi sono intrapresi, ma si scopre che verso la Francia e altri lidi europei si muovono anche una molteplicità di personaggi in cerca di autore. Personaggi, che completamente sconosciuti e disconosciuti nel nostro paese, cercano “RICONOSCIMENTO” delle loro qualità iniziatiche tramite l’ennesimo lustrino, patentino o lettera di amicizia. Poco importa se qui in Italia poi troveranno, proprio in virtù di questi comportamenti, porte chiuse, voci silenti e biasimo da parte di chi è capace di intendere e di volere. In quanto la loro volontà non è quella di far parte di una comunità, la quale è meno frammentata di quanto si pensi, bensì di trovare ragione dei loro torti, inadeguatezza e mancanze altrove. Giungendo poi innanzi ad un pubblico, in genere composto da ingenui o esodati da ordini e strutture, a declamare quanto sono conosciuti all’estero.
Ora mi si permetta alcune considerazioni. Nell’ambiente, mi si conceda siffatto gergo che ben rende l’idea, fra Grandi Maestri ed Iniziatori ci conosciamo tutti. Ognuno con pregi e difetti, come la natura umana richiede e pretende, ci impegnano a custodire e trasmettere l’iniziazione ricevuta. Con assidua frequenza, direttamente o indirettamente, i Grandi Maestri interagiscono e si scambiano impressioni ed informazioni. Di ognuno di noi è possibile tracciare traiettoria. Alcuni sono stati eletti da Supremi Consigli e siedono al magistero di Ordini, altri hanno conquistato sul campo lo spazio e la visibilità di cui godono e altri ancora sono impegnati in una paziente divulgazione. Tutto ciò in rispetto alla Tradizione delle singole strutture di appartenenza e in forza delle umane nature. E’ però dato di fatto che noi tutti possiamo dimostrare un lineare percorso iniziatico. Il quale conta non solo di una formale iniziazione, ma anche della giusta attesa e soprattutto di un “immacolato” percorso scevro da espulsioni. Seppur in tempi, forza e modalità difformi negli ultimi quattro anni la maggioranza dei Grandi Maestri e delle strutture hanno collaborato ad iniziative comuni.
Mi chiedo.. dove mai erano questi postulanti da diporto? Questi frontalieri dell’iniziazione? Questi miracolati da una sorta di Schengen dell’esoterismo?
“FRANCIA O SPAGNA (INGHILTERRA/BRASILE/ECC..) PURCHE’ SI MAGNA”
Questo era il motto popolare che aleggiava nell’Italia campo di battaglia per le potenze straniere. Peccato far notare come oggi la questione è assai diversa. La Francia già negli anni ’90, documenti in nostro possesso lo confermano, sotto il profilo operativo si rivolgeva ai fratelli italiani per avere parvenza di “operatività”. Oggi, in tale paese, il panorama martinista di tale paese è deflagrato in una miriade di ordini che si guardano in cagnesco, ridotti ad essere la brutta copia della libera muratoria francese.
Proprio necessario imbarcarsi in questi viaggi della speranza? Certamente si qualora si desideri strenuamente un attestato. Un attestato che compensi la nostra mancanza di autorevolezza, di storia vissuta e sofferta, di tracciato lineare e di giusta attesa.


Quando ero adulto, e mi comportavo da adulto, mi si narrava dei viaggi di fede e speranza verso la Francia in direzione di Parigi. Viaggi compiuti da esoteristi  animati da profondo orgoglio e da malati in cerca di un aiuto divino. Mente udivo queste parole, essendo da sempre dotato di vivace immaginazione, mi raffiguravo brevetti variopinti, roboanti titoli e una multicolore umanità. 

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