sabato 1 giugno 2013

Rosa Cosmica AMPHITHEATRUM SAPIENTIAE AETERNAE di Heinrich Khunrath - Elenandro



Il  Pentagrammaton di Khunrath , dove per pentagrammaton intendiamo la forma grafica con cui viene tracciata la Iod He Scin Vau He, troviamo una corona esterna con la seguente dicitura:


kadosh kadosh kadosh adonai yhvh ts’va-ot

Qui erat; qui est; qui erit;
pleni sunt caeli, plena est omnis terra,
maiestate gloriae eius:
haleluyah haleluyah haleluyah

E' evidente il carattere invocativo delle parole ripotate, come altrettanto evidente che queste rappresentano la parte esterna o iniziale,da fuori a dentro, di un percorso alchimico spirituale che trova nel proprio centro l'uomo-Cristo dove il quaternario tetragrammatico, e mondato e purificato dalla forza della Scin.  Tutto questo ricordo che risale al 1595.

 

Il Pentagrammaton di Heinrich Khunrath- Elenandro XI

Heinrich Khunrath nacque a Lipsia nell'anno 1560, di famiglia benestante studiò medicina, all'università di Lipsia, poi a quella di Basilea, laureandosi nel 1588. Esercitò la professione medica ad Amburgo e a Dresda, dove morì il 9 settembre 1605, fu fedele allievo di Paracelso, apprendendo oltre all'arte della medicina anche i rudimenti per la cabala, l'alchimia, e il misticismo.

La su più famosa opera fu l'Amphitheatrum sapientiae aeternae, (1595) un testo di alchimia e di cabala cristiana, scritto nel 1595, che venne condannato dall'università parigina della Sorbona nel 1625 come contrario alla scienza medica. Heinrich Khunrath era un convinto assertore dell'alchimia spirituale, e riteneva che l'uomo potesse ricongiungersi a Dio tramite la preghiera, la meditazione, le purificazioni, e l'utilizzo dei nomi divini.

Ai fini dei nostri studi attorno alle origini del martinismo, e della forumula pentagrammatica, riportiamo in apertura di questo breve ed incompleto lavoro il Pentacolo utilizzato da Heinrich Khunrath, dove compare la IOD HE SCIN VAU HE, come elemento centrale dell'Opera di Alchimia Spirituale perseguita dal seguace di Paracelso.

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Heinrich Khunrath, Amphitheatrum sapientiae aeternae [Hamburg: s.n., 1595] is an alchemical classic, the best known of Heinrich Khunrath's works. The work is infused with a strange combination of Christianity and magic, illustrated with elaborate, hand-colored, engraved plates heightened with gold and silver. The tension between spirituality and experiment, and the rich symbolism of Khunrath's writings and their engravings brought condemnation of the book by the Sorbonne in 1625, and now attracts attention from scholars.

Located in the Duveen Collection in the Department of Special Collections, University of Wisconsin-Madison, this is a rare copy of the first edition of this work, published probably in Hamburg in 1595. There are several other editions, some with additional plates, though lacking in general the generous margins and hand-coloring of the copy in Madison. Only two other copies of this first edition, described by Denis Duveen as "one of the most important books in the whole literature of theosophical alchemy and the occult sciences," are known to exist.

With funding generously provided by the Brittingham Fund, the Department of Special Collections has undertaken the construction of this Web-based introduction to Heinrich Khunrath's Amphitheatrum sapientiae aeternae (1595). Because the engraved illustrations are packed with symbolic as well as textual information arrayed either on radii or concentric circles, we have provided for close-up examination of important iconographic features, and also transcribed the engraved text surrounding the circular images. A version of the text on all four engraved plates, encoded according to TEI (Text Encoding Initiative) standards, is forthcoming.

(fonte http://specialcollections.library.wisc.edu/khunrath/ )



www.martinismo.net

La Tetraktys e il quadrato di quattro - Rene Guénon

Nel corso dei nostri studi, siamo stati condotti a diverse riprese a fare allusione alla Tetraktys pitagorica, e ne abbiamo indicato allora la formula numerica: 1+2+3+4 = 10, mostrando la relazione che unisce direttamente il denario al quaternario. È nota d'altronde l'importanza tutta particolare che vi attribuivano i Pitagorici, e che si traduceva segnatamente nel fatto che essi prestavano giuramento «per la santa Tetraktys»; è forse passata più inosservata l'altra formula di giuramento, che era «per il quadrato di quattro»; vi è fra le due un rapporto evidente, giacché il numero quattro è, si potrebbe dire, la loro base comune. Si potrebbe dedurne, fra le altre conseguenze, che la dottrina pitagorica doveva presentarsi con un carattere più «cosmologico» che puramente metafisico, il che non costituisce d'altronde un caso eccezionale quando si è in presenza di tradizioni occidentali, dal momento che abbiamo già avuto l'occasione di fare un'analoga osservazione per quel che concerne l'ermetismo. Il motivo di questa deduzione, che può a prima vista sembrare strana a chi non è abituato all'uso del simbolismo numerico, è che il quaternario è sempre e dovunque considerato propriamente il numero della manifestazione universale; esso segna dunque, a tale riguardo, il punto di partenza stesso della «cosmologia», mentre i numeri che lo precedono, cioè l'unità, il binario e il ternario, si riferiscono
strettamente all’“ontologia»; l'evidenziazione più particolare del quaternario corrisponde quindi proprio per ciò a quella del punto di vista «cosmologico» medesimo.
All'inizio dei “Rasail Ikhwan Eç-çafa”, i quattro termini del quaternario fondamentale sono così enumerati: 1° il Principio, designato come “El-Bari”, il «Creatore» (il che indica che non si tratta del Principio supremo, ma solo dell'Essere, in quanto principio primo della manifestazione, che d'altronde è effettivamente l'Unità metafisica); 2° lo Spirito universale; 3° l'Anima universale; 4°
la “Hylè” primordiale. Non svilupperemo ora i diversi punti di vista dai quali questi termini potrebbero esser considerati; si potrebbe in particolare farli corrispondere rispettivamente ai quattro «mondi» della Cabala ebraica, che hanno pure il loro esatto equivalente nell'esoterismo islamico. Quel che importa per il momento, è che il quaternario così costituito sia ritenuto presupposto
dalla manifestazione, nel senso che la presenza di tutti i suoi termini è necessaria allo sviluppo completo delle possibilità che essa comporta; e, si aggiunge, per questo nell'ordine delle cose manifestate si ritrova sempre in special modo il segno (si potrebbe dire quasi il «sigillo”) del quaternario: donde, per esempio, i quattro elementi (l'Etere non vi è infatti annoverato, trattandosi
soltanto degli elementi «differenziati»), i quattro punti cardinali (o le quattro regioni dello spazio che vi corrispondono, con i quattro «pilastri» del mondo), le quattro fasi in cui si divide naturalmente ogni ciclo (le età della vita umana, le stagioni nel ciclo annuale, le fasi lunari in quello mensile, ecc.), e così di seguito; si potrebbe in tal modo trovare una moltitudine indefinita di applicazioni del quaternario, legate tutte fra loro, d'altronde, da rigorose corrispondenze analogiche, poiché non sono, in fondo, che altrettanti aspetti più o meno speciali di uno stesso «schema» generale della manifestazione.
Tale «schema», sotto la sua forma geometrica, è uno dei simboli più diffusi, uno di quelli che sono veramente comuni a tutte le tradizioni: è il cerchio diviso in quattro parti uguali da una croce formata da due diametri ortogonali; e si può subito notare che questa figura esprime precisamente la relazione del quaternario col denario, com'è espressa, sotto forma numerica, dalla formula che abbiamo ricordato all'inizio. Infatti, il quaternario è rappresentato geometricamente dal quadrato, se lo si considera sotto il profilo «statico», ma se lo si considera sotto quello «dinamico» come in questo caso, lo è dalla croce; essa, ruotando intorno al suo centro, genera la circonferenza, che, con il centro, rappresenta il denario, il quale è, come abbiamo detto prima, il ciclo numerico completo. Questo viene appunto chiamato «circolatura del quadrante», rappresentazione geometrica di ciò che
esprime aritmeticamente la formula 1+2+3+4 = 10; inversamente, il problema ermetico della «quadratura del cerchio» (espressione di solito così mal compresa) non è altro se non ciò che rappresenta la divisione quaternaria del cerchio, che si suppone
dato, con due diametri ortogonali, e si esprimerà numericamente con la stessa formula, scritta però in senso inverso: 10 = 1+2+3+4, per mostrare che l'intero sviluppo della manifestazione è così ricondotto al quaternario fondamentale.
Detto questo, ritorniamo al rapporto fra la Tetraktys e il quadrato di quattro: i numeri 10 e 16 occupano lo stesso posto, il quarto, rispettivamente nella serie dei numeri triangolari e in quella dei numeri quadrati. È noto che i numeri triangolari sono i numeri ottenuti facendo la somma dei numeri interi consecutivi dall'unità fino a ciascuno dei termini successivi della serie; l'unità stessa è il primo numero triangolare, come pure il primo numero quadrato, poiché, essendo il principio e l'origine della serie dei numeri interi, essa deve esserlo ugualmente di ogni altra serie che ne è derivata. Il secondo numero triangolare è 1+2 = 3, il che mostra d'altronde che, dal momento in cui l'unità ha prodotto il binario mediante la propria polarizzazione, si ha immediatamente per ciò stesso il ternario; e la sua rappresentazione geometrica è evidente: 1 corrisponde al vertice del triangolo, 2 agli estremi della
base, e il triangolo medesimo, nel suo complesso, è naturalmente la figura del numero 3. Se si considerano poi indipendentemente i tre termini del ternario, la loro somma dà il terzo numero triangolare: 1+2+3 = 6; essendo questo numero senario il doppio del ternario, si può dire che esso implica un nuovo ternario, riflesso del primo, come nel ben noto simbolo del «sigillo di Salomone
»; ma ciò potrebbe dar luogo ad altre considerazioni che sarebbero fuori del nostro argomento. Continuando la serie, si ha, per il quarto numero triangolare, 1+2+3+4 = 10, cioè la Tetraktys; e si vede così, come abbiamo già spiegato, che il quaternario contiene in certo modo tutti i numeri, giacché contiene il denario, donde la formula del Tao-te-King da noi precedentemente citata:
«uno ha prodotto due, due ha prodotto tre, tre ha prodotto tutti i numeri», il che equivale ancora a dire che tutta la manifestazione è come avvolta nel quaternario, o, inversamente, che esso costituisce la base completa del suo sviluppo integrale.
La Tetraktys, in quanto numero triangolare, era naturalmente rappresentata da un simbolo che nel suo complesso era di forma ternaria, mentre ciascun lato esterno comprendeva quattro elementi; e tale simbolo si componeva in tutto di dieci elementi, raffigurati da altrettanti punti, nove dei quali si trovavano così sul perimetro del triangolo e uno al suo centro. Si osserverà che si ritrova in questa disposizione, malgrado la differenza delle forme geometriche, l'equivalente di quel che abbiamo indicato a proposito della rappresentazione del denario con il cerchio, poiché, anche qui, 1 corrisponde al centro e 9 alla circonferenza. Osserviamo pure incidentalmente, a tal riguardo, che proprio perché 9, e non 10, è il numero della circonferenza, la divisione di questa si effettua normalmente secondo i multipli di 9 (90 gradi per il quadrante, e quindi 360 per l'intera circonferenza), il che si trova d'altra parte in relazione diretta con tutta la questione dei «numeri ciclici».
Il quadrato di quattro è, geometricamente parlando, un quadrato i cui lati comprendono quattro elementi, come quelli del triangolo di cui abbiamo appena parlato; se si considerano misurati i lati stessi dal numero di questi elementi, ne risulta che i lati del triangolo e quelli del quadrato saranno uguali. Si potranno allora riunire le due figure facendo coincidere la base del triangolo con il lato superiore del quadrato, come nel seguente tracciato (in cui, per maggior chiarezza, abbiamo segnato i punti non sui lati stessi, ma all'interno delle figure, il che permette di contare distintamente quelli che appartengono rispettivamente al triangolo e al quadrato); e l'insieme così ottenuto dà luogo ancora a parecchie importanti osservazioni. Anzitutto, se si considerano soltanto il triangolo e il quadrato come tali, quest'insieme è una rappresentazione geometrica del settenario, in quanto somma del ternario e del quaternario: 3+4 = 7; si può dire, più precisamente, secondo la disposizione stessa della figura, che questo settenario è formato dall'unione di un ternario superiore e di un quaternario inferiore, il che è suscettibile di varie applicazioni. Per limitarci a quel che ci interessa qui in modo particolare, basterà dire che, nella corrispondenza fra i numeri triangolari e i numeri quadrati, i primi devono esser riferiti a un ambito più elevato dei secondi, donde si può inferire che, nel simbolismo pitagorico, la Tetraktys doveva avere un ruolo superiore a quello del quadrato di quattro; e, di fatto, tutto ciò che se ne conosce sembra proprio indicare che era realmente così.
Ora, c'è qualcos'altro di più singolare, e che, per quanto si riferisca a una diversa forma tradizionale, non può certo esser ritenuto una semplice «coincidenza»: i due numeri 10 e 16, contenuti rispettivamente nel triangolo e nel quadrato hanno per somma 26; ora, il numero 26 è il valore numerico totale delle lettere che formano il tetragramma ebraico “iod-hé-vau-hé”. Inoltre, 10 è il valore della prima lettera “iod” e 16 è quello dell'insieme delle altre tre lettere “hé-vau-hé”; questa divisione del tetragramma è perfettamente normale, e la corrispondenza delle sue due parti è anch'essa molto significativa: la Tetraktys si identifica così allo “iod” nel triangolo, mentre il resto del tetragramma si inscrive nel quadrato posto al di sotto di quello.
D'altra parte, il triangolo e il quadrato contengono entrambi quattro file di punti; occorre notare, benché la cosa abbia in fondo solo un'importanza secondaria, e unicamente per sottolineare ancora una volta le concordanze di diverse scienze tradizionali, che le quattro file di punti si ritrovano nelle figure della geomanzia, figure che d'altronde, per le combinazioni quaternarie di 1 e 2, sono 16 = 4^2 ; e la geomanzia, come indica il suo nome, è in speciale relazione con la terra, simboleggiata, nella tradizione estremo-orientale, dalla forma quadrata.
Infine, se si considerano le forme solide corrispondenti, nella geometria tridimensionale, alle figure piane in questione, al quadrato corrisponde un cubo, e al triangolo una piramide quadrangolare avente per base la faccia superiore del cubo; l'insieme forma quella che il simbolismo massonico designa come «pietra cubica a punta», e che, nell'interpretazione ermetica, è considerata una figura della «pietra filosofale». Vi sono ancora altre osservazioni da fare su quest'ultimo simbolo; ma, poiché esse non hanno più alcun rapporto con il problema della Tetraktys, sarà preferibile esaminarle separatamente.

Quatre de Chiffre - Rene Guénon



tratto da Guenon Simboli della Scienza Sacra

Fra gli antichi marchi corporativi ce n'è uno di carattere particolarmente enigmatico: è quello cui si dà il nome di “quatre de chiffre”, perché ha infatti la forma della cifra 4, alla quale si aggiungono spesso alcune linee supplementari, orizzontali o verticali, e che in genere si combina sia con vari altri simboli sia con lettere o monogrammi per formare un insieme complesso in cui occupa sempre la parte superiore. Questo segno era comune a un gran numero di corporazioni, se non a tutte, e non sappiamo perché uno scrittore occultista, che per giunta ne attribuisce del tutto gratuitamente l'origine ai Catari, abbia di recente preteso
che esso appartenesse esclusivamente a una «società segreta» di tipografi e di librai; è esatto che esso si trova in molti marchi tipografici, ma non è meno frequente fra i tagliapietre, fra i pittori di vetrate, fra gli arazzieri, per citare solo alcuni esempi che bastano a mostrare come tale opinione sia insostenibile. È stato anche notato che alcuni privati o famiglie avevano fatto riprodurre questo segno sulle loro case, sulle loro lapidi o sui loro blasoni; ma qui, in certi casi, nulla prova che non lo si debba attribuire all'opera di un tagliapietre piuttosto che al proprietario in persona, e, negli altri, si tratta certamente di personaggi uniti da qualche legame, talvolta ereditario, a determinate corporazioni [Altrove abbiamo accennato a legami del genere a proposito dei massoni
«accettati» (Aperçus sur l'Initiation, cap. XXIX)]. Comunque sia, non c'è dubbio che il segno in questione ha carattere corporativo ed è in relazione diretta con le iniziazioni di mestiere; anzi, a giudicare dall'uso che ne viene fatto, è proprio il caso di pensare che fosse essenzialmente un marchio del grado di maestro. In quanto al significato del “quatre de chiffre”, che è ciò che a noi evidentemente interessa di più, gli autori che ne hanno parlato sono lungi dall'essere tutti d'accordo, tanto più che sembrano in genere ignorare che un simbolo può benissimo essere
realmente suscettibile di parecchie interpretazioni differenti, ma che non si escludono per nulla. Questo fatto non deve minimamente stupire, qualunque cosa ne pensino coloro che si attengono strettamente a un punto di vista profano, poiché non solo la molteplicità dei significati è, generalmente parlando, inerente al simbolismo stesso, ma, oltre a ciò, in questo caso come in molti altri, può esserci sovrapposizione e anche fusione di parecchi simboli in uno solo. W. Deonna, cui capitò una volta di citare il “quatre de chiffre” tra altri simboli che figuravano su antiche armi [Armes avec motifs astrologiques et talismaniques, nella «Revue de l’Histoire des Religions”, luglio-ottobre 1924], nel parlare in tale occasione, d'altronde abbastanza sommariamente, dell'origine e del significato di questo marchio, accennò all'opinione secondo la quale esso rappresenta quello che egli chiama piuttosto bizzarramente «il valore mistico della cifra 4»; senza respingere del tutto tale interpretazione, egli ne preferisce comunque un'altra, e suppone «che si tratti di un segno astrologico», quello di Giove. Quest'ultimo presenta effettivamente nel suo aspetto generale una somiglianza con la cifra 4; ed è anche certo che l'uso di questo segno può avere qualche rapporto con l'idea di «maestria»; ma, malgrado questo, pensiamo, contrariamente al parere di Deonna, che si tratti solo di un'associazione secondaria che, per quanto legittima [Troviamo d'altronde un altro caso della stessa associazione del simbolismo di Giove a quello del quaternario nella quarta lama dei Tarocchi], non fa altro che aggiungersi al significato primo e principale del simbolo.
Non ci pare discutibile, infatti, che si tratti anzitutto di un simbolo quaternario, non tanto a causa della sua somiglianza con la cifra 4, che potrebbe in definitiva essere solo in certo modo «avventizia», quanto per un'altra ragione più decisiva: la cifra 4, in tutti i marchi in cui figura, ha una forma che è esattamente quella di una croce in cui l'estremità superiore del braccio verticale e una delle estremità del braccio orizzontale sono unite da una linea obliqua; ora, non si può contestare che la croce, senza pregiudizio di tutti gli altri suoi significati, sia essenzialmente un simbolo del quaternario [La croce rappresenta l'aspetto «dinamico» del quaternario, mentre il quadrato ne rappresenta l'aspetto «statico»]. Un'ulteriore conferma di questa interpretazione viene dal fatto che vi sono dei casi in cui il “quatre de chiffre” in associazione con altri simboli occupa palesemente il posto tenuto dalla croce in altre raffigurazioni più comuni che per tutto il resto sarebbero identiche; così è in particolare quando si trova il “quatre de chiffre” nella figura del «globo del Mondo», o anche quando esso sormonta un cuore, come avviene frequentemente soprattutto nei marchi tipografici [Il cuore sormontato da una croce è naturalmente nell'iconografia cristiana la rappresentazione del «Sacro Cuore», che d'altronde dal punto di vista simbolico è un'immagine del «Cuore del Mondo»; si deve osservare che, siccome lo schema geometrico del cuore è un triangolo con la punta diretta verso il basso, quello del simbolo intero non è altro che il simbolo alchimistico dello zolfo in posizione rovesciata, che rappresenta il compimento della «Grande Opera»]. Non è tutto, anzi c'è qualcosa che non è forse meno importante, per quanto Deonna si sia rifiutato di ammetterlo: nell'articolo a cui ci siamo riferiti sopra, dopo aver segnalato che si è voluto «far derivare questo marchio dal monogramma costantiniano, già liberamente interpretato e deformato nei documenti merovingi e carolingi» [Bisognerebbe d'altronde aver cura di distinguere fra
le deformazioni accidentali, dovute all’incomprensione dei simboli, e le deformazioni intenzionali e significative] egli dice che «tale ipotesi appare del tutto arbitraria» e che «nessuna analogia la impone». Siamo ben lungi dall'essere d'accordo; del resto è strano constatare come fra gli esempi riprodotti dallo stesso Deonna ce ne siano due che rappresentano il monogramma di Cristo completo, in cui la P è puramente e semplicemente sostituita dal “quatre de chiffre”; questo non avrebbe almeno dovuto consigliarlo a una maggiore prudenza? C'è anche da notare che si trovano indifferentemente due orientazioni opposte del “quatre de chiffre” [Diciamo indifferentemente, ma può darsi che ciò corrispondesse a qualche differenza di riti o di corporazioni; aggiungiamo incidentalmente a questo proposito che anche se la presenza di un segno quaternario nei marchi indicasse il possesso del quarto grado di un'organizzazione iniziatica, il che non è impossibile per quanto sia senz'altro difficile a stabilirsi, questo non modificherebbe evidentemente in nulla il valore inerente a tale segno]; ora, quando è volto a destra invece di essere volto a sinistra secondo la normale posizione della cifra 4, esso presenta una somiglianza particolarmente notevole con la P. Abbiamo già spiegato [Les symboles de l'analogie (qui sopra, come cap. 50)] come vadano distinti il monogramma semplice e quello detto «costantiniano»: il primo è composto da sei raggi opposti a due a due a partire da un centro, cioè da tre diametri, uno verticale e gli altri due obliqui, e come «Monogramma di Cristo» lo si considera formato dall'unione delle due lettere greche I e X; il secondo, che allo stesso modo unisce le due lettere X e P ne deriva immediatamente grazie all'aggiunta, sulla parte superiore del diametro verticale, di un “occhiello” destinato a trasformare la I in P ma che ha anche altri significati, e si presenta del resto in parecchie forme diverse [Abbiamo accennato al caso in cui l’“occhiello» della P prende la forma propria al simbolo egiziano della «treccia di Horus»; in questo caso, la P ha contemporaneamente una somiglianza particolarmente chiara con certi aghi «preistorici» che, come ha segnalato Coomaraswamy, invece di essere perforati, come avverrà più tardi, erano semplicemente incurvati a un'estremità, in modo da formare una specie di fibbia attraverso la quale si passava il filo (si veda Le «trou de l'aiguille» (qui sopra, come cap. 55)]. Ciò rende ancora meno sorprendente la sua sostituzione con il “quatre de chiffre”, che è in definitiva solo una ulteriore variante [A proposito del Monogramma «costantiniano» di Cristo, segnaleremo che l'unione delle iniziali delle quattro parole dell'iscrizione “In hoc signo vinces” che lo accompagna dà IHSV, cioè il nome di Gesù; questo fatto sembra passare generalmente inosservato, ma è espressamente indicato nel simbolismo dell'«Ordine della Croce Rossa di Roma e di Costantino», che è un “side-degree”, cioè un «annesso» agli alti gradi della massoneria inglese]. Tutto ciò d'altronde diventa chiaro se si osserva che la linea verticale nel monogramma di Cristo come nel “quatre de chiffre” è in realtà una figura dell’»Asse del Mondo»; al suo vertice, l’“occhiello» della P è, come l’»occhio» dell'ago, un simbolo della «porta stretta»; e, per quanto riguarda il“quatre de chiffre”, basta ricordarsi del suo rapporto con la croce e del carattere ugualmente «assiale» di quest'ultima, e considerare inoltre che l'aggiunta della linea obliqua che completa la figura congiungendo le estremità dei due bracci della croce, e chiudendo così uno dei suoi angoli, collega ingegnosamente al significato quaternario, che non esiste nel caso del monogramma di Cristo, lo stesso simbolismo della «porta stretta»; e si dovrà riconoscere che in questo fatto c'è qualcosa che si addice perfettamente a un marchio del grado di maestro.

72 Angeli





SERAFINI
Vehuiah: Dio innalza al di sopra di tutte le cose; Dona illuminazione spirituale, rapidità di ragionamento, lucidità e la facoltà di guarire gli ammalati. (Custode: 20Marzo - 24 Marzo)
Jeliel: Dio caritatevole; Amore per infanzia e figli, Accorda fecondità, animali e piante, pace coniugale, fedeltà, fortuna in commercio. (Custode 25 Marzo - 29 Marzo)
Sitael: Dio di Speranza; Dona protezione durante gli incarichi e dona grande responsabilità, protegge in avversità e vita quotidiana, contro le armate e le potenze del male, forza fisica e coraggio. (30 Marzo - 3 Aprile)
Elemiah: Dio Nascosto; Successo nell'ambito lavorativo, protezione da furti e incidenti durante i viaggi, pace interiore alle persone tormentate, allevia l'angoscia, talento musicale. (4 Aprile - 8 Aprile)
Mahasiah: Dio Salvatore; Permette di vivere in pace, dona equilibrio, diplomazia, saggezza, amore per la libertà, facilità di apprendimento, riuscita negli esami. (9 aprile - 13 Aprile)
Lehael: Dio Lodevole; Salute, Guarigione rapida, illuminazione spirituale, successo e fortuna nella scienza, fedeltà agli ideali, rappacificare i contendenti. (14 Aprile -18 Aprile)
Achaiah: Dio Paziente; Comprensione, pazienza nel superare difficoltà, capacità di capire i segreti della natura, compiere scoperte, comprensioni del senso della vita, ritorno alla fede. (19 Aprile - 23 Aprile)
Cahetel: Dio Adorabile; Benedizioni divine, Allontanamento degli spiriti malvaggi, riuscita nell'agricoltura, guadagni abbondanti, tendenza al misticismo e all'introspezione, pazienza. (24 Aprile - 28 Aprile)


CHERUBINI
Haziel: Dio di Misericordia; Rettitudine morale, nobiltà d'animo, protezione dai tradimenti, amicizia, affetto, capacità di suscitare simpatia, realizare desideri. (29 Aprile - 3 Maggio)
Aladiah: Dio Propizio; Protezione, rigenerazione morale, guarigione, capacità di riuscita, di perdono, cambiamenti fortunati. (4 Maggio - 8 Maggio)
Lauviah: Dio Lodato; Conferisce saggezza, protegge i governanti, politici, equilibrio, diplomazia, ripresa dalle difficoltà. (9 Maggio - 13 Maggio)
Hahaiah: Dio Rifugio; Capacità di interpretare i sogni, Dona protezione dall'odio altrui, spirito missionario, forza interiore, capacità di analisi della personalità interiore. (14 Maggio - 18 Maggio)
Jezalel: Dio Glorificato; Favorisce la fedeltà coniugale, riconcilia le coppie, la felicità, buoni rapporti in amicizia, ralizazione progetti, ottimista. (19 Maggio - 23 Maggio)
Mebahel: Dio Conservatore; dona senso della giustizia, benevolezza, comprensione, difensione dalle calunie, amore per la libertà, cambiamenti avventurosi e fortunati. (24 Maggio - 28 Maggio)
Hariel: Dio Creatore; Fede, capacità di credere al sovranaturale, senso della misura, equilibrio, inventiva nel lavoro, creatività, felicità nella vita familiare. (20 Magio - 2 Giugno).
Hakamiah: Dio dell'Universo; Protezione nelle dispute, facilità nel creare e mantenere amicizie di alto livello, Lealtà, carattere forte, capace di dare consigli e di essere ascoltati con rispetto, intuizione e saggezza. (3 Giugno - 7 Giugno)


TRONI
Lauviah: Dio Ammirevole; Amici fidati, grande affettuosità, mitezza di carattere, buon riposo notturno, capacità di ripresa dalle malattie, e sofferenze, sogni premonitori. (8 Giugno - 12 Giugno)
Caliel: Dio che Esaudisce; protezione dagli ostacoli, aiuti in caso di difficoltà, realizzazione dei progetti, amore per la verità e protezione dagli imbroglioni, facilità di parola. (13 Giugno - 17 Giugno)
Leuviah: Dio clemente; serenità interiore, protezione dagli incidenti, ripresa dalle malattie, ottima memoria, propensione per l'arte, capacità di aiutare gli altri. (18 Giugno - 22 Giugno)
Pahaliah: Dio Redentore; Comprensione leggi della natura, comprensione delle propia vita, propenzione per le scienze, protezione dai traditori e sortilegi, fedetà in amore. (23 Giugno - 27 Giugno)
Nelkhael: Dio Unico; Protezione dalle forze del male, sortilegi, e invidia, liberazione dagli oppressori, forza e serenità, amore per l'arte. (28 Giugno - 2 Luglio)
Yeiayel: La Mano destra di Dio; fortuna in viaggi, in spedizioni, nel commercio, rispetto altrui, protezione da imprevisti e rovesci economici, ripresa dalle malattie. (3 Luglio - 7 Luglio)
Melahel: Dio Liberatore; Protezione dalle armi, guarigione mediante le erbe, prosperità, matrimonio felice, liberazione dagli impostori. (8 Luglio - 12 Luglio)
Ayuiah: Dio Buono; Protezione in caso di necessità, Liberazione dai pericoli durante i viaggi, difesa dai caluniatori, sogni premonitori, Carattere amabile, lealtà. (13 Luglio - 17 Luglio)


DOMINAZIONI
Nith-Haiah: Dio di Saggezza; comprensione delle discipline esoteriche, saggezza, amore per lo studio, sogni premonitori, protezione dalle forze del male, buona salute. (18 Luglio - 22 Luglio)
Haaiah: Dio Nascosto; giustizia, Legge, verità, protezione da caluniatori e bugiardi, forza interiore, attrazione verso le cose divine. (23 Luglio - 27 Luglio)
Yerathel: Dio protettore; protezione dai caluniatori, propagazione della Luce e Civiltà, facilità di parola. (28 Luglio - 1 Agosto)
Seehiah: Dio che Guarisce; salute, predisposizione in medicina, protezione dal fuoco, dagli incidenti, vita lunga, soddisfazioni, rispetto per le amicizie. (2 Agosto - 6 Agosto)
Rayel: Dio Soccorritore; protezione dai sortilegi, capacità di confortare con le parole, amore per il prossimo, fortuna, salute, guarigione veloce. (7 Agosto - 11 Agosto)
Omael: Dio Paziente; pazienza, capacità di cavarsela in varie circostanze, protegge a disperazione e dispiaceri, amore per gli animali, matrimonio felice, carattere nobile, spirito elevato. (12 Agosto - 16 Agosto)
Yecabel: Dio Ispiratore; intuizione, successo in campo professionale, talento naturale, per la conoscenza del regno naturale, uscire dalle difficoltà con facilità, inteligenza spiccata. (17 Agosto - 21 Agosto)
Vasariah: Dio giusto; giustizia, benvolere da parte dei potenti e dei magistrati, proterioni da aggressioni, capacità di superare le difficoltà. (22 Agosto - 26 Agosto)


POTENZE
Yehuiah: Dio di Conoscenza; protegge da ostilità, invidia, complotti, successo nel lavoro, comprensione della scienza, ordinato e rispettoso nella disciplina. (27 Agosto - 31 Agosto)
Lehaiah: Dio Clemente; Calma la collera, capacità riappacificative, occasioni di successo, comprensione delle Leggi Divine, carattere altruistico. (1 Settembre - 5 Settembre)
Cavakian: Dio di Gioia; Pace ed Armonia tra le persone,accomodante, superare le difficoltà, protezione dalla discordia, perdono. (6 Settembre - 10 Settembre)
Menadel: Dio Adorabile; Talento in medicina, guarigione, consigliere, cambiamenti di residenza e lavoro, carattere disponibile, amore. (11Settembre - 15 Settembre)
Aniel: Dio di virtù; capacità di penetrare i segreti naturali, capacità di sintesi, amore per la scienza, superamento avversità, calebrità attraverso studi e ricerche. (16 Settembre - 20 Settembre)
Haamiah: Dio di Speranza; Comprensione rituali, spirito religioso e altruistico, aiuto nella ricerca e diffusione della Realtà, fascino personale, capacità di convincimento delle persone, Intuito nella ricerca spirituale. (21 Settembre - 25 Settembre)
Rehael: Dio che Perdona; Capacità di guarire, salute personale, aiuto, protezione, carattere amichevole, rispettosità dell'amicizia, fedeltà in amore, legami. (26 Settembre - 30 Settembre)
Yeiazel: Dio di Allegria; portatore di Gioia, spirito altruistico, liberazione dai nemici, protezione dall'invidia, capacità di consolare le persone sofferenti. (1 ottobre - 5 ottobre)


VIRTU'
Hahahel: Dio trino; capacità di parola, ispirazione della fede, spirito religioso, senso mistico, sogni premonitori, amore per il prossimo, fortuna nei viaggi, amicizia importanti. (6 Ottobre - 10 Ottobre)
Mikael: Dio Virtù; Equilibrio, diplomazia, riuscita in politica, parola, protezione dai problemi, viaggi, longevità. (11 Ottobre - 15 Ottobre)
Yoliah: Dio Dominatore; Protegge dai nemici e oppressori, allontana depressione e solitudine, fortuna in lavoro e iniziative, carattere forte, matrimonio felice. (16 Ottobre - 20 Ottobre)
Yelahiah: Dio Eterno; Protezione dalle ingiustizie, favorevole a giudici ed avvocati, coraggio nei momenti difficili, guidare gli altri, imporre la propia volontà. (21 ottobre - 25 ottobre)
Sehaliah: Dio animatore; protezione dai potenti, carattere amabile, ottima salute ripresa rapida dalle malattie, capacità di curare gli altri, riconoscimento dei propi meriti. (26 Ottobre - 30 Ottobre)
Ariel: Dio Rivelatore; comprensione dei segreti della natura, propensione per la scienza, mente lucida, intuizione, protezione da incidenti, sogni premonitori. (31 Ottobre - 4 Novembre)
Asaliah: Dio di Verità; Animo elevato, elevazioen verso la Luce, spirito mistico, amore e giustizia per la verità, interesse verso le discipline esoteriche, capacità di comprensione, profondità di pensiero. (5 Novembre - 9 Novembre)
Mihael: Dio Padre Caritatevole; Suscitare amore, pace, benevolenza, mici fidati, sogni premonitori, matrimonio felice, senso di responsabilità verso i figli, Longevità. (10 Novembre - 14 Novembre)


PRINCIPATI
Vehuel: Dio Grande; Protezione da furti, animo generoso, disponibilità verso gli altri, propensione all'insegnamento, capacità di riappacificare i contendenti. (15 Novembre - 19 Novembre)
Daniel: Dio di Segni; capacità di sintesi, profondità di raggionamento, amore per l'arte, carattere magnetico, consolare, protezione da aggressori. (20 Novembre - 24 Novembre)
Hahasiah: Dio Nascosto; Saggezza, animo nobile, vocazione per la medicina e la scienza, amor eper il prossimo, protezione dai bugiardi. (25 Novembre - 29 Novembre)
Imamiah: Dio Elevato; Protezione durante i viaggi, amore per la libertà, successo negli affari e nelle società, spirito amichevole, ottima memoria. (30 Novembre - 4 Dicembre)
Nanael: Dio di Conoscenza; Ispirazione per lo studio delle scienze occulte, conoscenze esoteriche attraverso meditazione, ispirazione per avvocati e magistrati, amore per la verità. (5 Dicembre - 9 Dicembre)
Nithael: Dio dei Celi; Vita lunga e serenza, protezione dai pericoli, aiuto divino, sentimenti religiosi, nobiltà d'animo, capacità di portare aiuto ai sofferenti. (10 Dicembre - 14 Dicembre)
Mebaian: Dio Eterno; Predisposizione all'insegnamento, amore per l'infanzia, diffusione idee spirituali, Grande serenità interiore, carattere forte e generoso, protezione dagli incidenti di viaggio. (15 Dicembre - 19 Dicembre)
Poyel: Dio dell'universo; Protezione speciale, benessere, fortuna, successo, guarigione veloce, e guarire gli altri, carattere conciliante, portatore di pace e tranquillità. (20 Dicembre - 24 Dicembre)


ARCANGELI
Nemamiah: Dio Lodevole; prosperità, successo, prender ele redini delle situazioni, predisposizione al comando, vita militare, senso della giustizia. (30 Dicembre - 3 Gennaio)
Yeialel: Dio che esaudisce; Guarigione dalle malattie specialmente psicosomantiche, protezione dai truffatori e dai bugiardi, carattere docile e gentile, amore per l'arte e la bellezza, successo e notorietà. (30 Dicembre - 3 Gennaio)
Harahel: Dio Conoscitore; Talento nella matematica, amministraizione, carattere docile, onestà e saggezza, protezione dal fuoco, ripresa dalle malattie, longevità. (4 Gennaio - 8 Gennaio)
Lizrael: Dio Soccorritore; protezione e soccorso, capacità di guarire, consigliare e confortare le persone, spirito servizievole, altruismo,grandi ideali, fortuna in studi e insegnamento. (9 Gennaio - 13 Gennaio)
Umabiel: Dio immenso; Capacità di suscitare amicizia, apprendimento rapido, elevata intelligenza, interesse verso l'astrologia, scienze naturali, facilità di parole, aspetto gradevole. (14 Gennaio - 18 Gennaio)
Jahhel: Dio Supremo; Saggezza, ricerca della verità in ogni cosa, carattere franco e leale, introspezione e capacità di meditare profondamente, vita felice di coppia, benessere fisico e mentale. (19 Gennaio - 23 Gennaio)
Anauel: Dio di bontà; Protezione dagli imprevisti, buona salute, carattere coraggioso, capacità di svolgere lavori e responsabilità, tendenza al misticismo, successo nell'arte. (24 Gennaio - 28 Gennaio)
Mehiel: Dio che da la vita; protezione contro le forse del male, espressione attraverso gli scritti, successo in imprese e attraverso la comunicazione. (29 Gennaio - 2 Febbraio)


ANGELI

Damahiah: Dio di Saggezza; Protezione contro invidia e fallimento, viaggi fortunati, sogni premonitori, saggezza e diplomazia. (3 Febbraio - 7 Febbraio)
Manakel: Dio protettore; Protezione dagli eccssi di collera, possibilità di fare sogni premonitori, interpretare i sogni, carattere gioviale, amicizie durature, forza d'animo. (8 Febbraio - 12 Febbraio)
Eyael: Dio di Delizie;Protezioen da disgrazie e imprevisti, saggezza e illuminazione, comprendere la filosofia esoterica, l'astrologia, spirito religioso e misticismo. (13 Febbraio - 17 Febbraio)
Habuiah: Dio Liberatore; protezione dalle malattie, capacità di guarire il prossimo, ricchezza interiore, spirito socievole, generosità, saggezza, abbondanza nel riscuotere materialmente e spiritualmente. (18 Febbraio - 22 Febbraio)
Rochel: Dio Onniveggente; protettore dai furti e perdita di beni, possibilità di successo nel mondo della Legge, fortuna in amore, forza fisica. (23 Febbraio - 27 Febbraio)
Jabamiah: Dio Creatore; Protezione dalle ferite da taglio, richezza interiore, capacità rigenerative e migliorative, redimere le persone traviate, rapida ripresa dalle malattie. (28 Febbraio - 4 Marzo)
Haiaiel: Dio dell'universo;protezione dalle persone meschine, calunniatrici, liberazione dai persecutori, Protezioni nel lavoro, vittoria, pace, coraggio e forza d'animo, superamneto delle avversità. (5 Marzo - 9 Marzo)
Mimiah: Dio Fine di ogni cosa; Portare a compimento le imprese iniziate, raggiunzione degli obiettivi, serenità, capacità di gioire per le piccole cose, predisposizione per la medicina, comprensione dei segreti naturali. (10 Marzo - 20 Marzo)



Tempo di reggenza degli angeli
21 Marzo - 20 aprile - Ariete, Fuoco - Arcangelo: Kamael
1. Vehuiah (Volontà - da 0° a 5° dell'Ariete)
2. Jeliel (Amore - da 5° a 10° dell'Ariete)
3. Sitael (Costruzione - da 10° a 15° dell'Ariete)
4. Elemiah (Potere - da 15° a 20° dell'Ariete)
5. Mahasiah (Purificazione - da 20° a 25° dell'Ariete)
6. Lelahel (Luce - da 25° a 30° dell'Ariete)

21 Aprile - 20 Maggio - Toro, Terra - Arcangelo: Haniel
7. Achaiah (Coraggio - da 0° a 5° del Toro)
8. Cahetel (Prosperità - da 5° a 10° del Toro)
9. Haziel (Indulgenza - da 10° a 15° del Toro)
10. Aladiah (Grazie - da 15° a 20° del Toro)
11. Lauviah (Vittoria - da 20° a 25° del Toro)
12. Hahaiah (Rifugio - da 25° a 30° del Toro)

21 Maggio - 21 Giugno - Gemelli, Aria - Arcangelo: Michele
13. Iezalel (Fedeltà - da 0° a 5° dei Gemelli)
14. Mebahel (Verità - da 5° a 10° dei Gemelli)
15. Hariel (Chiarezza - da 10° a 15° dei Gemelli)
16. Hekamiah (Lealtà - da 15° a 20° dei Gemelli)
17. Lauviah (Rivelazione - da 20° a 25° dei Gemelli)
18. Caliel (Giustizia - da 25° a 30° dei Gemelli)

22 Giugno - 22 Luglio - Cancro, Acqua - Arcangelo: Gabriele
19. Leuviah (Espansione - da 0° a 5° del Cancro)
20. Pahaliah (Redenzione - da 5° a 10° del Cancro)
21. Nelchael (Insegnamento - da 10° a 15° del Cancro)
22. Yeiayel (Fama - da 15° a 20° del Cancro)
23. Melahel (Guarigione - da 20° a 25° del Cancro)
24. Haheuiah (Protezione - da 25° a 30° del Cancro)

23 Luglio - 22 Agosto - Leone, Fuoco - Arcangelo: Raffaele
25. Nithaiah (Serenità - da 0° a 5° del Leone)
26. Haaiah (Finezza - da 5° a 10° del Leone)
27. Yeratel (Civiltà - da 10° a 15° del Leone)
28. Seheiah (Longevità - da 15° a 20° del Leone)
29. Reiyel (Liberazione - da 20° a 25° del Leone)
30. Omael (Crescita - da 25° a 30° del Leone)

23 Agosto - 23 Settembre - Vergine, Terra - Arcangelo: Michele
31. Lecabel (Opportunità - da 0° a 5° della Vergine)
32. Vasariah (Generosità - da 5° a 10° della Vergine)
33. Yehuiah (Accordo - da 10° a 15° della Vergine)
34. Lehahiah (Rettitudine - da 15° a 20° della Vergine)
35. Chavaquiah (Riconciliazione - da 20° a 25° della Vergine)
36. Menadel (Lavoro - da 25° a 30° della Vergine)

24 Settembre - 23 Ottobre - Bilancia, Aria - Arcangelo: Haniel
37. Aniel (Spezzare il circolo - da 0° a 5° della Bilancia)
38. Haamiah (Celebrazione - da 5° a 10° della Bilancia)
39. Rehael (Rispetto - da 10° a 15° della Bilancia)
40. Yezalel (Gioie - da 15° a 20° della Bilancia)
41. Hehahel (Spiritualità - da 20° a 25° della Bilancia)
42. Mikael (Organizzazione - da 25° a 30° della Bilancia)

24 Ottobre - 22 Novembre - Scorpione, Acqua - Arcangelo: Kamael
43. Veuliah (Riuscita - da 0° a 5° dello Scorpione)
44. Yelahiah (Arte Militare - da 5° a 10° dello Scorpione)
45. Sehaliah (Promozione - da 10° a 15° dello Scorpione)
46. Ariel (Scoperta - da 15° a 20° dello Scorpione)
47. Asaliah (Contemplazione - da 20° a 25° dello Scorpione)
48. Mihael (Procreazione - da 25° a 30° dello Scorpione)

23 Novembre - 21 Dicembre - Sagittario, Fuoco - Arcangelo: Hesediel
49. Vehuel (Elevazione - da 0° a 5° del Saggitario)
50. Daniel (Eloquenza - da 5° a 10° del Saggitario)
51. Hahasiah (Panacea, pietra filosofale - da 10° a 15° del Saggitario)
52. Imamiah (Amnistia, espiazione dei peccati - da 15° a 20° del Saggitario)
53. Nanael (Comunione, comunicazione spirituale - da 20° a 25° del Saggitario)
54. Nithael (Eredità - da 25° a 30° del Saggitario)

22 Dicembre - 20 Gennaio - Capricorno, Terra - Arcangelo: Binael
55. Mebahiah (Luicidità intellettuale - da 0° a 5° del Capricorno)
56. Poyel (Fortuna, talento, modestia - da 5° a 10° del Capricorno)
57. Nemamiah (Discernimento - da 10° a 15° del Capricorno)
58. Yeialel (Intelligenza, forza mentale - da 15° a 20° del Capricorno)
59. Harael (Ricchezza intellettuale - da 20° a 25° del Capricorno)
60. Mitzrael (Consolidamento, riparazione - da 25° a 30° del Capricorno)

21 Gennaio - 19 Febbraio - Acquario, Aria - Arcangelo: Raziel
61. Umabel (Amicizia, affinità - da 0° a 5° dell'Acquario)
62. Iahhel (Sapere - da 5° a 10° dell'Acquario)
63. Anauel (Unità - da 10° a 15° dell'Acquario)
64. Mehiel (Vivificazione - da 15° a 20° dell'Acquario)
65. Damabiah (Saggezza - da 20° a 25° dell'Acquario)
66. Manakel (Conoscenza - da 25° a 30° dell'Acquario)

20 Febbraio - 20 Marzo - Pesci, Acqua - Arcangelo: Metatron
67. Eyael (Trasformazione - da 0° a 5° dei Pesci)
68. Habuhiah (Guarigione - da 5° a 10° dei Pesci)
69. Rochel (Ristabilimento, restituzione - da 10° a 15° dei Pesci)
70. Jabamiah (Trasmutazione, alchimia - da 15° a 20° dei Pesci)
71. Haiayel (Motivazione - da 20° a 25° dei Pesci)
72. Mumiah (Rinascita - da 25° a 30° dei Pesci)

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