domenica 2 ottobre 2016

Le Nostre Pubblicazioni






Carissimo e paziente amico, in questa pagina troverai tutte quelle che sono le nostre pubblicazioni attualmente in commercio. Esse sono reperibili, nella quasi totalità, alla pagina Edizioni Fuocosacro oppure su Amazon . Vi auguro buona lettura




Il libro si articola in una serie di premesse, e suggerimenti operativi, attorno alla Teurgia. Successivamente troverai, carissimo amico, una nuova traduzione, accompagnata da circa 60 note esplicative, del “Heptameron” . Testo che offre un valevole schema di opera teurgica, che ho cercato, attraverso ampliamenti, di renderlo maggiormente fruibile per lo studioso, così come per il praticante. Successivamente, in appendice, sono stati inseriti sia alcuni lavori filosofici, sia un numero consistente di elementi (preghiere, scongiuri, nomi divini, ecc..) atti a dare sostanza e comprensione all'opera teurgica.La volontà è stata quindi sia di offrire allo studioso di oggi un testo fondamentale dell’arte teurgica, sia una traccia, per il praticante, onde pervenire ad una migliore comprensione, filosofica ed operativa, di questo sacrale strumento.
Indice: Heptameron, tabelle di calcolo delle ore magiche, degli Angeli del giorno e delle ore, i sigilli angelici, riti di bando e di evocazione, ecc.







Il martinismo è una libera associazione di uomini e donne che si riconoscono attorno ad un ideale di reintegrazione spirituale, e perseguono questo obiettivo tramite gli strumenti e gli insegnamenti propri della e contenuti peculiari, è presente in ogni tradizione e struttura in cui operano. Questo ideale, seppur in forme cultura iniziatica; ed assume nel martinismo veste simboli, narrazioni, miti, e corrente spirituale che trova simbolica, esoterica, ed operativa cristiana. In quanto il martinismo è Ordine Cristiano, ed è quindi nei suoi martinismo, attraverso riflessioni e pensieri dei Maestri impianto, fisionomia e linfa vitale la propria docetica e ritualità. In questo libro cercherò di mostrare l'essenza del la sua capacità di rispondere alle esigenze spirituali Passati, gli scontri docetici, le relazioni con le altre strutture iniziatiche. In modo da comprendere gli elementi caratterizzanti del Nostro Venerabile Ordine, e dell'Uomo del Terzo Millennio

                                   
                                                                                


In questo libro Eliphas Lévi affronta argomenti quali il rapporto fra scienza e religione, la natura del cristianesimo, la figura del diavolo nell'esoterismo ed infine quale dovrebbe essere la relazione che intercorre fra l'iniziato tradizionale e la religione.

"La chiesa primitiva, obbedendo al precetto formale del Salvatore, non dava i suoi santi misteri in pasto alla profanazione della folla. Non si era ricevuti al battesimo o alla comunione che con iniziazioni progressive. Si custodivano i libri santi, di cui l'intera lettura e, soprattutto, l'esplicazione erano riservate ai sacerdoti. Le immagini allora erano meno numerose e meno esplicite."

"Gli sforzi continui della luce astrale per dissolvere ed assorbire gli esseri appartengono alla sua natura medesima: essa rode come l'acqua a causa delle sue correnti continue, divora come il fuoco perché è la essenza stessa del fuoco e la sua forza dissolvente."





                                                 



Eliphas Lévi considera gli eggregori il frutto della respirazione divina, dove con tale azione dobbiamo intendere il ciclico processo creativo e distruttivo, che impera nel mondo quaternario. In modo similare con alcune scuole gnostiche, Eliphas Lévi suddivide gli eggregori in divinità e demoni, sottolineando come essi abbiano accompagnato la storia dell’uomo fin dalla sua originaria creazione. Essi, chiamati in diverso modo nelle varie tradizioni religiose e mitologiche, hanno camminato in mezzo a noi, inconsapevoli o incuranti delle nostre sofferenze, completamente assorti nella loro personale lotta per il potere. Ecco quindi i titani preolimpici, i demoni, le varie divinità e lo stesso Dio dell’Antico Testamento immersi nella loro narcisistica esistenza, volti ad affermare la propria supremazia.



                                                        




Uomo Ente Magico vuole offrire un percorso giornaliero di pratiche volte al risveglio interiore. Meditazione, visualizzazione, ritualistica, tattwa, preghiera, ricarica energica, ed autosservazione, sono tutti utili strumenti per rompere lo stato di sonnambulismo in cui si trova l'essere umano. L'uomo vive una vita a metà, dove la parte magica e sacra che è in ognuno di noi viene continuamente soffocata da una serie di meccanismi sociali e psicologici. Il nostro obiettivo è una reale ed integrale presa di coscienza interiore, in grado di poterci risvegliare e liberarci dal potere esercitato dalle eggregore di questo mondo. 
Indice delle tecniche proposte: RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE, MEDITAZIONE SUL RESPIRO, MEDITAZIONE IO SONO, AUTOSSERVAZIONE, Il PENSIERO, MEDITAZIONE, VISUALIZZAZIONE, LA PENTALFA,L'ARTE DEL MANTRA, PAROLE DI POTERE, TATTWA, UN RITO GIORNALIERO

                                                       


Il testo “Méditations pour chaque Semaine” di Paul Sédir è un'opera che offre diversi livelli di lettura e di applicazione, in guisa delle capacità di ognuno di noi, e che ci pone innanzi all'angoscioso quesito se siamo o non siamo fedeli interpreti del nostro percorso iniziatico e della nostra ambizione spirituale. Posto innanzi a se stesso, al riflesso di ciò che è, l’uomo non può mentire per convenienza ed opportunismo, qualora questa convenienza e questo opportunismo non sussistono: si è ciò che si è, e quanto manca ad essere ciò che auspichiamo di essere è il lavoro rimanente.
Oltre ad una nuova traduzione ho voluto offrire alcuni suggerimenti operativi per meglio porre in essere quella che è essenzialmente una Pratica, e non un semplice esercizio dialettico. In appendice è possibile, per l'interessato, trovare un saggio attorno alla Preghiera Consapevole, una breve descrizione del Martinismo, e le meditazioni dei 28 giorni.

Il Vangelo di Giuda e il Caino Gnostico ci offrono due spaccati del metodo comunicativo e formativo tipico dello gnosticismo di area mediterranea. Il lettore viene catapultato all'interno di un mondo riflesso in specchi deformati, dove ciò che si presume essere bene diventa male e viceversa.
Ecco lo stravolgimento dei simboli e degli insegnamenti della vulgata, ecco come sia richiesto ai discepoli di comprendere la vera natura delle cose. La quale si riassume in un’unica verità:”dietro ad ogni azione che è frutto dei vecchi precetti, si nasconde comunque il male.” Lo gnostico è chiamato a modificare il suo rapporto percettivo con le cose tutte, a rompere il trinomio Creatore-Creatura-Creato, e comprendere che esso non trova funzione nel bene e nell'amore, bensì nella prevaricazione e nell'inganno. Indice: Introduzione al Vangelo di Giuda, Il Vangelo di Giuda, Il Vangelo di Giuda: Patacca o Scoperta, Le Tre Stele di Seth, Il Caino Gnostico

A distanza di oltre cento anni dalla data della sua prima pubblicazione, questo testo suscita ancora un profondo interesse nello studioso di esoterismo. Personalmente ritengo che buona parte del suo successo, sia dovuto alla capacità di rendere fruibili concetti ermetici e tradizionali altrimenti fin troppo criptici per il lettore contemporaneo. Un lettore, in genere, sprovvisto degli adeguati strumenti per comprendere quanto, attraverso stilemi e forme retoriche, l’antico iniziato cercava di trasmettere nei suoi scritti sapienziali. Il Kybalion cerca di sanare questa profonda incomprensione, fra la sapienza antica e il novello cercatore, attraverso una forma comunicativa in linea con i tempi, attualizzando l’insegnamento ermetico attraverso l’utilizzo di concetti permutati sia dalle materie scientifiche che da quelle umanistiche e utilizzando idee ed espressioni appartenenti anche ad altre tradizioni.

                                                   

Questo libro raccoglie le famose dieci lezioni di Qabbaláh, tenute da Eliphas Levi al Barone Spedalieri. Eliphas Levi, famoso occultista e promotore della ripresa dell'esoterismo moderno, fornisce un metodo didattico allo studio della Qabbaláh, oltre ad una serie di elementi di raffronto mitologico e religioso con le varie tradizioni. Un testo questo, a mio avviso, sicuramente importante per comprendere i binari su cui si è sviluppato il movimento esoterico francese e le influenze di cui è stato oggetto.
Come curatore del testo ho voluto inserire un'ampia introduzione alla Qabbaláh, evidenziando, in modo sintetico ma essenziale, quelli che sono i suoi elementi caratteristici (Albero della Vita, i Quattro Mondi, le Sephirot, i Tre veli del Negativo, i 32 Sentieri ed infine alcuni elementi inerenti la SHEMHAMPHORASCH)
Entrambi, Riti Egizi e Martinismo, sembrano raccogliere oltre ai precetti morali, allo studio del simbolo e alla formazione filosofica, anche, e soprattutto, quella dimensione di formazione individuale, di laboriosa Opera sulla Pietra Grezza, tanto anelata e tanto necessaria per un reale processo di reintegrazione e nobilitazione dell’individuo. Difficile dire chi, fra le due realtà rituali, abbia maggiormente influenzato l’altra. E’, però, utile ricordare che malgrado le indubbie similitudini e la sovente presenza di entrambe nella disponibilità delle Grandi Maestranze, ognuna di esse presenta una propria irrinunciabile individualità. Indice Introduzione Note Storiche sul Rito Antico e Primitivo di Memphis e Misraïm Note Storiche Sul Martinismo Appendice Jean Bricaud Martinès de Pasqually Louis Claude de Saint-Martin J.B. Willermoz Papus Costant Chevillion Storia della Chiesa Gnostica



Il dovere di lasciare memoria degli atti e dei lavori di un Ordine Iniziatico è volontà fondamentale ed imprescindibile. Attraverso di essa si permette, a coloro che seguiranno, di poter disporre di riflessioni filosofiche, testimonianza di vita ed interpretazioni del percorso iniziatico atte a comprendere il lavoro svolto e la tensione in esso infusa. Seppure è indubbio che l’Opera individuale, e il segreto delle perle di saggezza da essa dispensate, è il fondamento di un reale Ordine Iniziatico, è altrettanto vero che è necessario dare Testimonianza Militante, in speciale modo oggi, di quei valori ed orientamenti che animano una Fratellanza. In modo da offrire anche al profano la possibilità di conoscere e riconoscere un diverso modo di vivere il sentire umano, di poter accedere ad una comunità spirituale. Mostrare un diverso modo di interpretare la vita, e le prospettive che ci sono offerte se solamente saremo in grado di volgere il nostro sguardo oltre il velo opaco ed ingannevole della quotidianità.

I rituali massonici moderni hanno ridotto le cerimonie iniziatiche in un modo deplorevole. Colla smania di svecchiare, di sopprimere le coreografie e i perditempi, di liberarsi da tutto il simbolismo astruso e certo inutile, l'iniziazione massonica odierna è diventata ben povera cosa anche formalmente parlando. Al profano si ricorda che secondo le antiche costumanze della Massoneria egli dovrebbe essere sottoposto a varie e difficili prove, ma che le solenni attestazioni avute del suo coraggio permettono di farne a meno. Questa frase che attribuisce alle prove dell'iniziazione massonica la funzione di saggiare il coraggio del profano, è una delle tante frasi trite e ritrite con cui si dà fa cilmente ragione di quel che non si conosce. Ma i discorsi che vanno sono proprio quelli che non tornano.




                                                 

Trattato di Psicologia Rivoluzionaria, costituisce il Messaggio di Natale del Maestro ai suoi discepoli, scritto per le festività dell’anno 1975-1976. Rispetto ai Tre Fattori, questo testo si concentra principalmente sul fattore della morte psicologica. Essendo uno degli ultimi testi da lui pubblicati è considerato una pietra miliare, dal punto di vista della dottrina sull’io, da parte di tutto movimento gnostico samaeliano. Infatti in questo prezioso testo troverete una chiara spiegazione su argomenti basilari, ma necessari, per impostare correttamente il lavoro su sé stessi, tra cui: l’illusione di avere un io immutabile e permanente; la vera natura dell’io pluralizzato, rappresentabile come una moltitudine di persone che ci abitano dentro; l’impossibilità della mente di cambiare la mente essendo un serpente che si morde la coda; la meravigliosa funzione della Divina Madre quale forza immacolata e superiore alla mente stessa, che diventa strumento di morte dell’io mediante la preghiera.
                                                                                 


Carissimo e paziente lettore, quanto benevolmente ti accingi a leggere rappresenta una collezione di scritti, del compianto fratello Arturo Reghini, aventi come tema conduttore il metodo massonico. Ho quindi provveduto a raccogliere e curare quattro suoi lavori che, a mio avviso, al meglio possono rappresentare un viatico tra il profano, o il semplice curioso, e quello che rappresenta la strutturazione simbolica e rituale della Libera Muratoria in grado di apprendista. In appendice del libro ho inserito, in quanto più volte citate nei precedenti lavori, le seguenti integrazioni: La Legge Del 1925 Sulle Associazioni Segrete, Gli Antichi Doveri del Libero Muratore e La Bolla Di Clemente XII. Tutto ciò per offrire un adeguato inquadramento storico dei maggiori fenomeni che hanno caratterizzato la libera muratoria. La mia speranza è quella di aver reso un utile servizio alla divulgazione e alla memoria di questo gigante dell’esoterismo italiano



Il Dio che Louis Claude de Saint-Martin ci offre nelle "10 Preghiere" è ineffabile, estraneo a questa “terra di prova” (così come indicato proprio in queste preghiere dal Filosofo). Terra in cui l’uomo inconsapevole, cieco innanzi all'errore, è ghermito, schernito e abusato dai “Prevaricatori”. I quali sono le creature spirituali cadute prima dell’uomo stesso, e a cui è stata negata la possibilità di essere riammesse alla condizione originaria, per esse inesorabilmente perduta. Ecco quindi che l’uomo stesso non è altro che un campo di battaglia fra l’azione di questi spiriti di separazione, la forza della potenze naturali e la medesima volontà spirituale umana di riconciliarsi con il proprio Creatore.



                                                               


Come Agrippa dichiara persino nel titolo della sua opera e come spiega nella prefazione e nelle lettere, l'espressione «filosofia occulta» non è che un eufemismo adoperato in sostituzione della parola «magia», termine già ai tempi di Agrippa troppo screditato. Nei nostri tempi il discredito è forse ancora maggiore, e la maggior parte delle così dette persone colte si accoda senza saperlo al seguito della mentalità cristiana quando, basandosi unicamente su preconcetti, si crede autorizzata a sentenziare, nel nome della scienza, del progresso, della civiltà ecc., che la magia non è altro che una superstizione medioevale oramai superata. Perciò, anche oggi, è necessario di spiegarsi bene sopra l'accezione che Agrippa dava, e che noi diamo, alla parola magia.





                                                  

Per gnosticismo storico, si intende un sistema di pensiero, che ha avuto il suo massimo splendore nei primi tre secoli seguenti la morte di Gesù all'interno dei confini dell'Impero Romano. Successivamente a tale data abbiamo avuto un progressivo ecclissamento dello gnosticismo a causa della repressione operata dal potere politico, supportato dalla nascente Grande Chiesa, che vedeva in esso un possibile fautore di turbativa e frammentazione sociale. Apparentemente sconfitto, laddove intendeva essere realtà di massa, trovò la vittoria sul piano delle idee e dei singoli. Buona parte della teologia cattolica, la lettura allegorica delle sacre letture, e in una certa misura anche gli ordini monastici, sono stati fortemente influenzati dallo gnosticismo. Il quale nel tardo medioevo sembrò riemergere, come un fuoco dai carboni ancora vivi, e divampare nel cuore della ricca Francia grazie al catarismo. Solamente decenni di olocausti e genocidi riuscirono a sradicarlo, e riconsegnare una Francia del sud, oramai spopolata ed impoverita, al dominio del cattolicesimo. Lo gnosticismo moderno di Doinel e Bricaud tenta di fare rivivere questa grande avventura dello Spirito.
                                                
E’ stato per me fonte di profondo arricchimento spirituale, l’aver tradotto e commentato quest’opera del fratello martinista, passato oltre il velo del tempo e della materia, Paul Sédir.  Uno scritto, questo, in cui offre, con cognizione di causa, una guida pratica, unita a molteplici informazioni di carattere culturale e filosofico, per colui che desidera inoltrarsi lungo la via cardiaca. La via che dal cuore dell’uomo, conduce al cuore di Dio. La quale trova nella meditazione, nella preghiere, nell’esame di coscienza e nelle purificazioni gli utili strumenti per procedere lungo la via della reintegrazione.  Un percorso quello mistico di fondamentale importanza per l’argonauta dello Spirito e certamente non secondo alla via Alchemica o a quella Teurgica.  Cosa mai sarebbero l’alchimista e il teurgo privi del sostegno di quelle forze spirituali superiori a cui tutta l’Opera tende?  Potrebbero impegnarsi l’uno nella trasmutazione di quanto è vile in ciò che è nobile e l’altro nell’evocazione della manifestazione divina, senza prima essere scesi nelle profondità del proprio essere? Senza inizialmente aver affrontato la cupa tenebra della notte dell’anima? Potrebbero erigere la loro opera non avendo trovato, oltre ogni passione e desidero, la brillante luce di Dio?

Storia del Sovrano Ordine Gnostico Martinista

"Sorgente eterna di tutto ciò che è, Tu che invii ai prevaricatori gli spiriti di errore e di tenebre che li separano dal Tuo amore, invia a colui che ti cerca uno spirito di verità che lo avvicini a Te per sempre. Che il fuoco di questo spirito consumi in me perfino le più piccole tracce del vecchio uomo e che dopo averlo consumato, faccia nascere da questo ammasso di ceneri un nuovo uomo sul quale la Tua mano sacra non disdegni di versare più l'unzione santa." Il Filosofo Incognito

La solenne data di nascita del Sovrano Ordine Gnostico Martinista è il 26 Ottobre 2015. Tale sacrale momento è frutto dell'armoniosa opera di 11 Superiori Incogniti Iniziatori, che si sono riconosciuti negli Ideali scolpiti nella Bolla di Fondazione. Tale accadimento ha rappresentato un momento di vera fratellanza, in quanto S:::I:::I:::, espressione di ogni filiazione della scuola martinista italica, hanno deciso di operare assieme in un reale momento di riaggregazione e consolidamento dell'eggregore martinista. Conferendo nel deposito del Nostro Venerabile Ordine la totalità dei depositi rituali e docetici del martinismo italiano. Vedremo adesso quelle che sono state le tradizionali e necessarie tappe sono state percorse, per giungere alla costituzione di questa Casa dei Fratelli.
E' qui riportato un estratto dal discorso "Sullo Stato delle Cose" del Grande Maestro del Sovrano Ordine Gnostico Martinista, che affresca quella che è stata la genesi del Nostro Venerabile Ordine.
"Fratelli miei ricordo ancora quel 26 gennaio 2013, che mi vide giungere nel nebbioso ed umido Piemonte. Al termine di un lungo e solitario viaggio con ironia mi domandai:" Era Alessandria d’Egitto o Alessandria in Piemonte il luogo dove si riunivano gli gnostici ?!". Eppure quel giorno, ancora non lo sapevo, aveva inizio la storia del Convivium Gnostico Martinista.
Spinto unicamente dal desiderio di riabbracciare sorelle desiderose di riprendere il camino interrotto, e mosso dall’obbligo innanzi ai Venerati Maestri Passati di portare la luce a colui che sarebbe divenuto il nostro primo Associato, posi la prima pietra su cui poi è stato edificato, nei temi e nelle forme consone alla Tradizione, il Nostro Venerabile Ordine: il Sovrano Ordine Gnostico Martinista.
Da quel giorno gli eventi si sono succeduti con forza, imponendoci di gestire situazioni impreviste, e di crescere come iniziati e come pastori. Eventi, non sempre fausti che ci hanno obbligato ad operare delle scelte spesso dolorose. Carissimi fratelli lo spazio che oggi voi condividete e che vi permette di essere Associati, Iniziati, Superiori, ed Iniziatori inseriti in una nobile e vitale catena è frutto non solo di Giustizia, ma anche di Forza, così come ogni giorno viene ricordato durante l’esecuzione della croce cabalistica nel vostro rituale giornaliero dalle sephirot Ghedullah e Geburah (asse orizzontale).
Da tale momento, sicuramente sotto il benevolo sguardo di qualche Maestro Passato, non trascorreva tornata di loggia senza che un nuovo fratello venisse accolto. Questa costante linfa vitale determina, il 22 giugno 2013, la costituzione della Loggia Louis Claude de Saint-Martin ad Alessandria, retta dall’amata sorella Aspasia. Congiuntamente si vengono a sviluppare una serie di relazioni fraterne ed amichevoli con altre strutture martiniste, che senza niente chiederci e senza niente pretendere ci usarono l'onore della loro vicinanza spirituale. Ricordo ad esempio la data dell'11 agosto 2013, quando il Grande Maestro dell’Ordine Martinista degli Eletti Cohen, Aaron, con spirito fraterno, ci invita ad una tornata a Cairo Montenotte. Visita che è stata ricambiata alcuni mesi dopo, con la solenne partecipazione di alcuni S:::I:::I::: di tale rispettabile Ordine alla nostra Loggia in Alessandria. Successivamente, sempre nell’Agosto 2013, il mio caro Iniziatore mi contatta per chiedermi se potevo assumermi l’ONERE di alcuni fratelli della sua catena in Toscana. Con spirito di servizio ho accettato, ed essi hanno contribuito alla nascita, il 12 Gennaio 2014, della Loggia Abraxas, oggi Grande Montagna, del N:::V:::O.
Il 2014 vede il Convivium Gnostico Martinista fra i primi promotori della Conferenza di Padova "ATTUALITA' DEL MESSAGGIO MARTINISTA NELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA", momento inizialmente aggregativo di alcune realtà martiniste italiane, che ha portato alla realizzazione di una Carta di Intenti del Martinismo Italiano, e successivamente alla nascita della Fratellanza Martinista Italiana. Grande per me è stata l’emozione di trovarmi all’oriente con il mio primo Iniziatore, ed assieme ad altri Grandi Maestri del martinismo italiano. Ricordo ancora in nostro enorme lavoro, provato da corrispondenza e da documenti con data certa, profuso nella realizzazione del Protocollo sul Martinismo Italiano e sulla Lettera di Intenti, così come la diplomazia necessaria per raccogliere attorno ad esso sette ordini martinisti: OMEIO, Ordine Martinista filiazione Aldebaran/Virgilius/Arturus, Ordine Martinista Mediterraneo, L'Unione Martinista, Antico Ordine Martinista, Ordine Martinista Tradizionale filiazione Cannizzo, e il Convivium Gnostico Martinista. Al contempo ricordo con dolore il rapido sgretolamento di questa compagine (vuoi per fraintendimenti, vuoi inerzia programmatica, vuoi per motivi interni ai vari Ordini, vuoi per questioni estranee al nostro perimetro). L'enorme mole di documentazione in nostro possesso, attorno a quei concitati momenti, sospesi fra fraterna esaltazione e triste riflessione sulla condizione umana, ci permettono di guardare serenamente alle molteplici illazioni, e revisioni, spesso in atto. E' bene sottolineare che in tale occasione abbiamo provveduto a rafforzare la nostra filiazione sia con la legittima investitura, in testa alla mia persona, di alcune linee iniziatiche martiniste italiane ed europee, sia grazie alla realizzazione di un trattato di fraterna amicizia con l'Ordine Martinista Tradizionale filiazione Cannizzo, di cui fui inseguito  insignito del grado di Grande Maestro Aggiunto, rappresentato dalla persona del suo Grande Maestro ATON. L'aver esercitato il ruolo di promotori dell'iniziativa, e di segretari della FMI, ci ha concesso l'opportunità di intessere numerose relazioni che hanno condotto il NVO a quella centralità divulgativa e di indirizzo che è oggi inconfutabile per la sua evidenza.
Terminata la fase congressuale di Padova, il 27 Settembre nasce la Loggia Silentium in Pescara, retta dal nostro amatissimo fratello Iperion. E' stato sicuramente un piacere per me accoglierlo nella nostra nascente casa iniziatica, in quanto fu uno dei primi volti che intravidi in occasione del mio primo Congresso Martinista dell'Ordine Martinista Universale, che frequentai in qualità di associato a Roma.
Il 13 Febbraio 2015 viene emanata la bolla di fondazione della nostra quarta loggia (la Stanislas de Guita a Bari), espressione di una ricchezza di associazioni e di fecondità iniziatica nella terra di Puglia. Purtroppo, nel Maggio del 2015, verificata l'impossibilità di procedere ad una normalizzazione di alcuni rapporti, e l'impossibilità di attuare la parte sostanziale e programmatica del protocollo sottoscritto, e di cui siamo largamente gli estensori, con prova documentale a nostro favore, sono compiuti una serie di atti formali fra cui la rinuncia al seggio in segreteria della FMI, il congelamento dell'appartenenza ad essa, ed infine la definitiva uscita da tale struttura associativa. Uscita senza clamore, e con l'augurio di buon proseguimento per i nostri precedenti compagni di viaggio.
Se corvi e gufi inizialmente suggerivano che ciò avrebbe determinato un indebolimento della nostra posizione, la trasparenza delle motivazione, il sostegno dei Venerati Maestri Passati, e la nostra forte capacità comunicativa e divulgativa, ci hanno permesso di riportare nuovamente in posizione centrale al panorama martinistico italiano il Convivium Gnostico Martinista. Liberi da una serie di necessità e contingenze diplomatiche, la nostra azione ha ripreso vigore portando numerose associazioni, alla nascita di nuovi gruppi di fratelli e sorelle, e alla creazione di nuovi rapporti, che oggi sono spiritualmente e fisicamente presenti a questo nostro Congresso Nazionale. Ricordate fratelli miei, un albero muta la chioma al mutar della stagione, ma non per questo muore: anzi tale cambiamento è eterno simbolo di vitalità.
Nell'Agosto del 2015 viene pubblicato il libro "Martinismo e Via Martinista" testo, a detta di molti, innovativo per il martinismo italiano, in quanto ben lungi dall'essere una semplice collezione di date e di ruggini fra Grandi Maestri, ha voluto rappresentare un luogo dove riflettere attorno ad alcuni elementi che caratterizzano e danno identità all'Essere Martinisti. Al contempo esso rappresenta un tentativo di liberare il nostro perimetro docetico ed iniziatico da una serie di corbellerie, superstizioni e pruriti che sembrano purtroppo albergare nelle menti di tanti nostri fratelli. Riteniamo che l'azione martinsita non si esaurisca in un lavoro individuale, che per quanto importante e necessario, sarebbe inevitabilmente fine a se stesso qualora non sia rivolto anche alla preservazione della nostra tradizione, e nell'attiva testimonianza della stessa. Ecco perchè è proprio la divulgazione uno dei pilastri su cui si fonda il Tempio del Nostro Venerabile Ordine:
Primo Pilastro: la trasmissione dell'iniziazione martinsita
Secondo Pilastro: la difesa dei depositi martinisti, e la sua identità di Ordine Iniziatico Cristiano.
Terzo Pilastro: la corretta divulgazione
I quali esercitano la propria armonica possanza, e la rimozione di uno dei medesimi porterebbe a snaturare ed indebolire l'intera costruzione filosofica, rituale ed eggregorica.

Giungiamo infine al nostro Congresso Nazionale del 16-17 Ottobre 2015 che raccoglie il saluto e la presenza di molteplici strutture martiniste ed iniziatiche italiane. Vorrei qui solennemente ringraziare il fratello Nicolaus SII per i saluti dell’Ordine Martinista Universale, la sorella Michael SII per i saluti della dell'Unione  Martinista, il fratello Horus Aleph SII  presente per l’Ordine Martinista Spartacus, Aton SII presente per l’Ordine Esoterico Martinista, il fratello Gabriel SII presente per l’Ordine Martinista filiazione Aldebaran/Vergilius/Gabriel, il caro fratello Lecabel SII dell’Ordine Martinista Napolitano, i fratelli Nadir SII e Salamandra SII per l’Ordine Martinista Bereshit da oggi confederato con il NVO. Vorrei qui ringraziare i fratelli Aladiah SII, Ptahhotep SII e Gwenhiwar SII per la loro fattiva e fraterna opera nei confronti del Nostro Venerabile Ordine.
La giornata del 18 Ottobre 2015, una volta chiusi ritualmente i lavori, è stata dedicata ad una PUBBLICA CONFERENZA, frangente questo che sembra essere scordato da qualcuno dei partecipanti a tale evento, dal titolo TRADIZIONE E MONDO MODERNO. A tale evento hanno partecipato fratelli martinisti, liberi muratori e semplici curiosi. Fra i relatori voglio ricordare:  Filippo Goti "Introduzione", Fiammetta Iovine "Una tradizione non tradizionale: Massimiliano Palombara, Francesco Maria Santinelli e gli "Argonauti" tra Seicento e Settecento", Alessandro Orlandi "Tradizione e Iniziazione nel XXI secolo", Antonio D’Alonzo "Attualità del significato simbolico dell'alchimia per l'uomo contemporaneo in Jung", ed altri.
Osservando i partecipanti di quello che è stato il nostro primo Convento, essi idealmente, e realmente, rappresentano quella parte Sana e Tradizionale del martinismo italiano. Un martinismo che non si sfuma numericamente intruppandosi in cartelli, camuffandosi dietro sigle, o nascondendosi dietro le porte di qualche conventicola. Bensì ha il coraggio, e la forza, di misurarsi, di raccogliere i fratelli e le sorelle in un luogo fisico ed Operare al fine di far crescere la Catena di Amore e di Forza. Ognuno può ideare un nome, ognuno può fare il Grande Maestro di se stesso, ognuno può invocare o evocare fantomatici depositi, ma pochi sono sorretti dalla Benevola Attenzione dei Venerati Maestri Passati, e spinti dal dovere di divulgare e dal piacere di vivere fra fratelli, ritrovarsi senza paura, senza artifizi, senza altre necessità che la testimonianza del martinismo.
Carissimi Fratelli, nella giornata di ieri sono state gettate le fondamenta per la costituzione del Sovrano Ordine Gnostico Martinista, ad opera di 11 Superiori Incogniti Iniziatori, rappresentativi di ognuna delle famiglie del martinismo italiano, che si sono riconosciuti nella nostra Carta d'Intenti e della nostra Linea Tradizionale.
Un Ordine Sovrano in quanto non sottoposto all'autorità di nessuna sovrastruttura o corpo rituale, moda tanto in uso in certe stravaganti obbedienze ed ordini francesi.
Al contempo sovrano perché l'intera sua Grande Maestranza non è posta sotto tutela diretta o indiretta di qualche Obbedienza Massonica, o al servizio di altre strutture iniziatiche o presunte tali. Essa si sacrifica solamente per l'Ideale Martinista, e l'Amore dei Fratelli.
Un Ordine Gnostico, perché da tale Suprema Tradizione raccogliamo l'eredità ideale e la continuità spirituale di una metafisica ardita e coraggiosa che recide ogni legame con facili, e perniciose, illusioni di una salvezza universale e senza costo alcuno.
Un Ordine Martinista in quanto le nostre forme, il nostro ricco deposito iniziatico, sono riconducibili alla più pura tradizione martinista, e questo in accordo con il lascito dei Venerati Maestri Passati. Un Ordine, il nostro, che nasce sotto l'egida dell'Autentico sigillo di Uriel e Michael, la Luce di San Giovanni Evangelista e le segrete cifre della Santa Gnosi.
A differenza di altri il nostro non è un Ordine che trova fondamento di un solo iniziatore, al contempo non è frutto di qualche brevetto, più o meno prezzolato, giunto per posta o riesumato tramite artifici poco chiari. Noi non siamo la risultante della regalia in sovrappeso di qualche corpo rituale che confonde l'iniziazione con attestati variamente colorati e arabescati, o frutto di spaccature pilotate da istinti egoici. Il nostro è un Ordine che nasce per adesione, per la prima volta nella storia del martinismo, fraterna di un numero consistente di SII, di provato lignaggio, attorno ad un'IDEALE di Reintegrazione.
Personalmente vedo in questo accadimento la benevola attenzione di qualche Maestro Passato, che irradiando della vera luce che guida i fratelli nella notte, uniti nel canto del "ecce quam bonum". Permettetemi di sottolineare ancora l'unicità di questa nostra genesi, e come essa si contrappone ad ombrose e discutibili usanze che pare siano la prassi del mondo iniziatico odierno.
Proprio la nostra legittimità sostanziale e formale, ci permette di guardare con un certo stupore coloro che da un lato si lanciano in buffe affermazioni attorno a quanto si dovrebbe detenere, e dall'altro a non ostentare ai profani il nostro deposito. A buon titolo NOI siamo ciò che siamo, in quanto prima di essere RICONOSCIUTI noi siamo CONOSCIUTI, altri apparsi come lumache al primo sole, dopo giorni di pioggia, potranno solamente malignare e corrompersi dall'invidia e dall'odio.
Amatissimi fratelli il martinismo è questione assai semplice in apparenza, ma l’apparenza spesso inganna. I meccanismi, i pesi, le misure che lo animano necessitano di un lineare e inalterabile viatico, che si contrappone ai salti quantici cadenzati dagli appetiti o dall’insano equilibrio di alcuni.
Osservando la nostra traiettoria possiamo inizialmente riconoscere un soggetto che ha compiuto regolarmente ogni passo di crescita personale all’interno di un Ordine Reale e Tradizionale, con il quale ha ancora oggi rapporti di fraterna amicizia con i suoi Iniziatori e la Grande Maestranza. Egli ancora libero è divenuto prima Superiore Incognito Libero Iniziatore, successivamente reggente di un insieme di logge e gruppi da egli stesso fondati, ed infine Grande Maestro di un Ordine forte nello spirito, plurale nel suo deposito iniziatico, e territorialmente articolato. Il quale non è espressione di patenti consegnate per posta, non è Ordine di separazione, e non è neppure figlio di Iniziatori al bisogno elevati per collocare su di uno scranno colui o colei che ha elargito loro il quarto. No fratelli miei. Il Nostro Venerabile Ordine ha seguito ogni dettame che la tradizione iniziatica e martinsita impone, andando ben oltre quanto richiesto. I nostri Superiori Incogniti Iniziatori gemmano da piante diverse, riconoscendo e conferendo, con la loro adesione e firma, Assoluta regolarità della nostra struttura e di conseguenza di ogni suoi associato. Al contempo questa ricchezza che raccoglie, a livello sottile e formale, ogni famiglia del martinismo italiano dovrebbe suggerire che il nostro deposito, a disposizione del Grande Maestro, è costituito da ogni deposito filosofico ed operativo del martinismo italiano. Incidentalmente colgo l’occasione per annunciare l’integrale ricostituzione, del deposito lasciato dal fratello Nebo, grazie ai corpi rituali, ai quaderni, e alle purificazioni preparatorie, tradizionalmente conferiti in seno al Nostro Venerabile Ordine.
L'Opera del Crogiuolo Fondativo ci ha resi reale sintesi AVANZATA della Scuola Martinista Italica, permettendoci di dialogare con ogni altro Ordine: Non prevaricheremo, ma neppure mostreremo sudditanza. Al contempo non ci lasceremo impegnare nelle varie ambigue polemiche, nei veleni quarantennali, e nelle altrui lotte. La nostra Opera di Divulgazione è rivolta alla Gloria Eterna dell'Essere Immanifesto, alla preservazione e trasmissione dell'iniziazione martinista, e al benessere del Nostro Venerato Ordine e dei fratelli che in esso operano. Di altro non ci importa, di altro niente ci serve, di altro tutto guardiamo con il sorriso di chi è consapevole di Essere per Forza, Volontà e Tradizione.
Amatissimi Fratelli. Potremmo certamente bearci, ingrassando il nostro Ego, innanzi alla nostra forza iniziatica, a questa penetrazione divulgativa, e alla centralità mercuriale nel panorama martinista italiano. Purtroppo i facili allori, il meritato riposo, la serena inerzia, non contraddistinguono, e giammai contraddistingueranno, questa Nostra Maestranza. La quale nasce sotto l’egida del motto: Testimonianza Militante, Tradizione Vivente.
Tale voce ci impegna non solo ad Operare Laboriosamente nel nostro Tempio Interiore, ma a preservare dai simoniaci, dai corrotti, e dai mistificatori il deposito della tradizione marinista italiana, che è integralmente il nostro deposito filosofico ed operativo. Non è possibile accettare che la profanità, che la meschinità, avanzi ulteriormente nei nostri perimetri. Non permetteremo che improvvisati giovanotti di belle speranze (oramai deluse), che venditori di brevetti e patenti, che la transumanza iniziatica, che gli avanzanti elargiti più in un'ottica di RUBAMAZZETTO che in un quadro di reale elevazione dell'essere, e che attempati signori persi in vecchie dispute compromettano ulteriormente la catena martinista. Infatti è bene ricordare a tutti, che lo stato di confusione che sembra oggi regnare oltre il limitare dei nostri confini, non è certamente imputabile (anagraficamente e per linearità iniziatica) alla nostra struttura. Esso è principalmente riconducibile a coloro che per decenni hanno avuto la memoria e la possibilità di rettificare situazioni, sciogliere nodi, e purificare gli animi. Certo sarebbe per noi possibile stare al sicuro delle nostre logge e dei nostri perimetri, governati dal nostro Potente Eggregore, e sotto l’evidente assistenza dei Maestri Passati. Ma questo non è il destino del nostro Ordine e della Maestranza che lo regge, la quale si è assunta l’obbligo di contrastare la degenerescenza dell’ambiente, e di salvaguardare i depositi. Perché fratelli miei è tanto colpevole colui che commette il male, quanto colui che niente opera per impedirlo. Ricordiamo che a differenza di altri, privi di retaggio storico, di comprensione delle dinamiche rituali, e mossi solamente dalla necessità impellente di avere un ruolo, forse negato nel panorama associazionistico profano, Il N.V.O nasce, non in guisa a fratture o ad altri indicibili movimenti dell’ego, ma attorno ad un’IDEA SUPERIORE:traghettare il patrimonio tradizionale nel terzo millennio, e renderlo fruibile alle esigenze degli Uomini e delle Donne contemporanei. Tutto ciò non solo senza rinnegare la tradizione, i suoi tempi e le sue misure, ma centralizzandola nella sua reale Essenza nel nostro Percorso.
Ecco perché la nostra azione divulgativa, la nostra diffusione territoriale, dovranno subire una necessaria accelerazione. Proprio per donare a coloro, che animati da autentico desiderio, sono alla ricerca della Santa Gnosi e della Tradizione Martinista. In tale ottica di divulgazione e salvaguardia tradizionale, carissimi Fratelli annuncio che nei prossimi mesi sarà rivelata esteriormente la nostra Fraternitas Gnostica, che certamente non vuole essere la brutta e ridicola copia della Chiesa di Roma, ma bensì un luogo di approfondimento e di crescita attorno ai duri precetti dello gnosticismo storico. Al contempo, in forza dei nostri depositi iniziatici, stiamo lavorando alla costituzione di un corpo rituale suddiviso in tre camere ( Eremetica – Cabalistica – Gnostica) onde dare la possibilità a quei fratelli e sorelle che desiderano operare collegialmente di avere un sicuro e proficuo approdo. Ovviamente questi luoghi di opera ed erudizione saranno disgiunti, non amiamo la confusione, rispetto a quello Martinista, ma al contempo saranno in grado di offrire, assieme ad esso, una convergenza eggregorica ed energetica.

La nostra coesione rituale attorno alla Sacra Formula Pentagrammatica, la tradizione alchemica spirituale, la cabala rinascimentale, l’insieme operativo teurgico-sacerdotale squisitamente martinista, la Luce della Santa Gnosi che si infonde nel nostro cuore, il duro percorso di studio articolato nei tre gradi, e il lavoro di conoscenza dei meccanismi fisici e psicologici che viene suggerito ai membri del NVO, portano alla costituzione di un Nuovo Tipo di Iniziato, che è il Vero Iniziato. Un uomo, una donna, che sono al contempo membri di una reale fratellanza, e sacerdoti in divenire di se stessi. Iniziati capaci di comprendere le differenze, e questo non per costruire una scala di preferenze ed esclusione, ma bensì per apprezzare la verità unica e le necessarie peculiarità formali e sostanziali in cui essa si articola per il bene e la ricchezza degli uomini.
Fratelli, Sorelle, che il Coraggio di Agire, e la Volontà di Comprendere alberghino sempre nei vostri cuori e nella vostra mente. Un radioso futuro di conquiste spirituali attende agli ardimentosi argonauti dello Spirito! Operate e Divulgate, in quanto più darete e più sarete ricompensati dalle energie sottili che tutto governano e che in tutto son infuse."
Carissimo Viandate quanto hai appena letto, e ti ringrazio per la tua amorevole pazienza, è la storia reale e concreta del Sovrano Ordine Gnostico Martinista, una realtà iniziatica che non si nasconde dietro a fumose cortine, che non muta la propria narrazione storica in base alle contingenze del momento, che non affonda la propria ragion d'essere in qualche tumefatto ego, bensì esiste per trasmettere, difendere e divulgare in accordo con la Tradizione Martinista. Per noi il martinismo è una forma iniziatica e tradizionale occidentale, e raccoglie nei suoi depositi la più pura essenza dell'iniziazione cristiana. Conferendo a quei fratelli e sorelle, e agli Ordini, che in tale verità si riconoscono la forma e la sostanza di monaci combattenti: autentici baluardi della Tradizione Spirituale Cristiana.
Ecco perchè non è nostra volontà confonderci in vetuste questioni protocollari. Da un lato perchè noi stessi abbiamo stabilito un nuovo, e più alto, canone di regolarità, e dall'altro perchè i nostri ideali intendimenti ci consacrano a qualcosa di maggiormente Nobile.

Il Nostro Percorso Martinista

La finalità che persegue il Sovrano Ordine Gnostico Martinista è quella della reintegrazione dell'uomo nell'uomo e dell'uomo nel Divino Immanifesto, condizione necessaria che deve essere acquisita da ogni uomo e donna di Conoscenza, per poter compiere il ritorno alla Dimora Celeste. Il Nostro Venerabile Ordine mette quindi a disposizione dei fratelli e sorelle regolarmente e tradizionalmente associati un piano di studi e una formazione costante sotto gli influssi spirituali della Santa Gnosi, dei Maestri Passati, e l'assistenza dei fratelli e sorelle esperti.
E' nostro intendimento formare degli uomini di Conoscenza che siano filosofi, in quanto padroneggiano la scienza tradizionale, maghi, in quanto capaci di realizzare mutamenti interiori, e sacerdoti, in quanto capaci di amministrare il rapporto con il divino interiore.
Per questo il percorso è informativo, formativo e graduale.
Associato Incognito - Iniziato Incognito - Superiore Incognito - Superiore Incognito Iniziatore
L'opera del Sovrano Ordine Gnostico Martinista trova la propria identità e centralità nella formula pentagrammatica. E' attraverso il laborioso mistero di questa parola di potere che è perseguito il lavoro di reintegrazione individuale e collettiva. Tale Opera è posta in essere attraverso i seguenti strumenti:
1. Rituale Giornaliero Individuale.
2. Rituale di Purificazione Mensile Individuale.
3. Rituale di Loggia Collettivo (avente natura di complementarità all'opera proposta, che è sostanzialmente individuale)
4. Rituale Eucaristico Collettivo.
5. I Rituali di Plenilunio.
6. Rituale Solstiziale. (in terzo e quarto grado)
7. Rituale Equinoziale. (in terzo e quarto grado
8. Pratica di meditazione a distanza
I lavori sono modulati in virtù del grado ricoperto e delle attitudini individuali, e hanno natura sia cardiaca che teurgica, in quanto consideriamo ogni tentativo di porre l'una innanzi all'altra solamente una speculazione accademica priva di sostanza e discernimento.
Il Sovrano Ordine Gnostico Martinista è retto da un Grande Maestro (Elenandro XI) che ha il compito di coordinare i lavori dei fratelli e delle sorelle, di promuovere la revisione periodica dei rituali, di vigilare sul rispetto delle norme di fratellanza e sulla coesione eggregorica. Egli è il primo servitore di tutti i fratelli e le sorelle. Tale incarico è a vita. Nello svolgimento della sua funzione viene coadiuvato da due Venerabili Maestri Aggiunti (Aspasia ed Iperion), e dal collegio dei Terzi e dei Quarti il quale ha valenza consultiva e propositiva.
I fratelli e le sorelle sono raccolti in Logge sotto la guida dei rispettivi Filosofi, o in gruppi guidati da un Fratello Maggiore . Il Filosofo non è necessariamente un Superiore Incognito Iniziatore, ma deve avere in sé i requisiti formali e sostanziali di Fratello Maggiore che umilmente e pazientemente si pone al servizio degli altri fratelli. Il Fratello Maggiore dispone di un rituale di lavoro collettivo, in modo che quei fratelli e sorelle che non sono ancora inseriti all'interno di una Loggia costituita, ma territorialmente contigui, possono ritrovarsi a lavorare collegialmente.
Sono inoltre esistenti Logge affiliate al Sovrano Ordine Gnostico Martinista, che accettano di utilizzare durante i loro lavori collettivi il Pantacolo del NVO; altresì i loro membri accettano di includere durante i loro lavori giornalieri il Pantacolo del NVO.
Il Sovrano Ordine Gnostico Martinista non pone nessuna esclusione basata sul sesso o sulla razza, ma pretende che i suoi associati abbiano ricevuto un sigillo cristiano. In quanto riteniamo che questa forma di martinismo sia un rito di perfezionamento in ambito cristiano, e come tale necessita la presenza, nell’associato, di quel patrimonio culturale, psicologico ed iniziatico proprio del cristianesimo.
Nessuna esclusione in base a requisiti formali quali il sesso o la razza è prevista per i gradi superiori.
E’ possibile accedere al Nostro Venerabile Ordine a seguito di una preventiva verifica dei requisiti formali e sostanziali del bussante, a cui seguirà l’esercizio in una pratica meditativa preparatoria all'associazione, che può avvenire da uomo ad uomo oppure in loggia.
E’ richiesto da parte degli associati un costante lavoro filosofico ed operativo, e quindi tendiamo a sconsigliare la semplice richiesta di informazioni a coloro che non sono in grado di gestire minimamente la propria vita quotidiana.


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