mercoledì 22 gennaio 2014

Aforismi Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri



Più i principi dei demoni fanno uso della loro potenza contro l’Altissimo, più vengono umiliati e puniti. Più riportano vittorie sui minori spirituali, più sono tormentati e disperati, perché il Creatore toglie, con loro grande vergogna, la preda, riconducendo alla divina giustizia i minori che essi hanno soggiogato (condotto al Lato Oscuro), non consentendo mai che una completa vittoria rimanga agli spiriti perversi né alle loro legioni. Sono concesse agli spiriti perversi delle leggi immutabili, ogni azione e movimento e autorità potente per agire secondo la loro volontà contro ogni essere spirituale emanato, come contro ogni essere di forma corporea. Ma nonostante tutta la loro ostinazione, nessuna delle loro opere giunge allo scopo cui essi si propongono di arrivare. Forse mi chiederete quale fosse lo scopo cui i demoni si proponevano di arrivare? E’ quello di oltrepassare i limiti loro prescritti seducendo senza posa gli abitanti della terra, corrompendo e portando attacchi più forti di quelli che erano assegnati alla loro potenza ordinaria; è di aver sedotto l’intelletto dei minori, allo scopo di farsi passare ai loro occhi come i soli veri dèi della terra e dei cieli, promettendo di procurare ad essi la stessa potenza e le stesse facoltrà di quelle che possiede la divinità, e che se questi minori volessero seguirli e riconoscerli loro capi, potrebbero presto agire liberamente su qualsiasi essere
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)



La rabbia dei demoni, i quali hanno giurato di dissolvere e distruggere ogni specie di creazione; e ciò servendosi degli stessi uomini, nei quali insinuano una gran quantità di passioni materiali che sanno esser conformi alla debolezza dei sensi della vita materiale e spirituale; e per mezzo di queste insinuazioni, essi operano nei minori delle azioni opposte le une alle altre, mantendole così nella confusione…L’accanimento dei demoni  nel disseminare dissensi tra gli uomini tende unicamente a far nascere in loro pensieri smisurati di orgoglio e ambizione, affinchè gli uomini vivano continuamente in discordia spirituale e che non conoscano il motivo e la causa del turbamento e delle pene alle quali sono condannati, e che possano perdere del tutto l’idea del culto che devono tributare al Creatore…I demoni hanno potere sulle forme  corporee di materia apparente; ma occorre sapere che i medesimi demoni non possono impedirne la reintegrazione delle sostanze spirituali che compongono le forme, non essendo queste sostanze derivate da loro. Possono anche distruggere la forma particolare ma non la forma generale terrestre, la quale non deve aver fine che nel tempo prescritto e limitato dal Creatore 
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)



Più i principi dei demoni fanno uso della loro potenza contro l’Altissimo, più vengono umiliati e puniti. Più riportano vittorie sui minori spirituali, più sono tormentati e disperati, perché il Creatore toglie, con loro grande vergogna, la preda, riconducendo alla divina giustizia i minori che essi hanno soggiogato , non consentendo mai che una completa vittoria rimanga agli spiriti perversi né alle loro legioni. Sono concesse agli spiriti perversi delle leggi immutabili, ogni azione e movimento e autorità potente per agire secondo la loro volontà contro ogni essere spirituale emanato, come contro ogni essere di forma corporea. Ma nonostante tutta la loro ostinazione, nessuna delle loro opere giunge allo scopo cui essi si propongono di arrivare. Forse mi chiederete quale fosse lo scopo cui i demoni si proponevano di arrivare? E’ quello di oltrepassare i limiti loro prescritti seducendo senza posa gli abitanti della terra, corrompendo e portando attacchi più forti di quelli che erano assegnati alla loro potenza ordinaria; è di aver sedotto l’intelletto dei minori, allo scopo di farsi passare ai loro occhi come i soli veri dèi della terra e dei cieli, promettendo di procurare ad essi la stessa potenza e le stesse facoltrà di quelle che possiede la divinità, e che se questi minori volessero seguirli e riconoscerli loro capi, potrebbero presto agire liberamente su qualsiasi essere
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)



Ecco, Israele, tutto ciò che puoi ottenere dall’intelletto demoniaco e dal princìpio dei demoni; e tuttavia è con essi che cerchi di legarti senza posa, per vivere eternamente sotto le leggi abominevoli e contrarie a quelle del Creatore e dell’umanità spirituale divina…E’ necessario ora che ti istruisca sulle facoltà e sulla potenza del gran principe dei demoni, sotto i quali sei rimasto in schiavitù in Egitto. La prevaricazione demonica l’ha fatto cadere in una così grande privazione che non può più ricevere alcun intelletto divino, ma gli resta e gli resterà sempre la facoltà del pensiero; e la volontà che che corrisponde a questo pensiero forma il suo intelletto demoniaco generale. Con la sua parola di comando, che è in effetti la sua azione, insinua il cattivo spirito sugli spiriti suoi aderenti, i quali poi lo comunicano ai minore che il principe dei demoni cerca incessantemente di sedurre e di sottomettere alle sue leggi. Questi cattivi spiriti aderenti, sebbene inferiori, hanno la medesima facoltà del loro principe perché sono, come lui, esseri pensanti e liberi da ogni forma materiale; essi hanno per conseguenza il loro intelletto particolare, che emana immediatamente da essi stessi, come l’intelletto generale cattivo emana dal gran principe dei demoni, loro capo. Vedi dunque che lo spirito cattivo non ha in suo potere che due potenze: la sua pura determinata e quella degli spiriti inferiori suoi seguaci…Sappi Israele che che è questo istinto particolare (yetzer hara) che circonda ogni essere di corpo creato ed ogni essere minore non appena viene emancipato dal cerchio della divinità; è lui che tenta, attacca e combatte i minori spirituali e assai spesso li fa soccombere secondo il suo perverso desiderio
(Martinez de Pasqually, Trattato della reintegrazione degli esseri)


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