Amati Fratelli,
Quello che stiamo vivendo in queste ore è il
secondo Convento Nazionale del Nostro Venerabile Ordine, non desidero qui
ricapitolare la nostra storia, che del resto, a differenza di quella di altri,
è ben consultabile pubblicamente e non risente di approssimative e contingenti
modifiche. Bensì riassumere gli elementi salienti di questo nostro anno di
servizio fraterno e amore per la divulgazione; e tracciare le linee guida, così
come emerse dalla riunione della Grande Maestranza e del Collegio dei Superiori
Incogniti e Superiori Incogniti Iniziatori.
Nelle riunioni di Luglio ed Ottobre 2015 della
Grande Maestranza fu deliberato che il Nostro Ordine perseguisse una via
dedicata al consolidamento interiore, alla revisione dell’apparato docetico e
rituale e al contatto con strutture mariniste extranazionali. Questo anche in
relazione al momento di confusione che sembrava vivere il martinismo italiano:
cambiamenti nella composizione dei vertici di alcune strutture, progressivo
sfaldamento di altre, una eccessiva difformità di impostazioni operative e
filosofiche e l’irruzione di realtà spurie ed evidentemente portatrici di
elementi volti alla sovversione dei nostri sacri depositi.
Inoltre, dopo gli incresciosi fatti del 27
Dicembre 2015, su cui desidero neppure spendere una parola, siamo pervenuti
alla considerazione che il Convento del Nostro Venerabile Ordine non fosse più
occasione di invito ufficiale di altre strutture, ma principalmente uno momento
aggregativo e di riflessione speculare per tutta l’assemblea dei nostri
fratelli. Del resto, come potete anche vedere dal numero dei fratelli
convenuti, non abbiamo la necessità di intrupparci o rimpinguare le nostre fila
ad uso di qualche scatto fotografico divulgativo per la gioia di qualche
tronfio ego e per le illusioni di una oziosa ed ottusa massa. Noi siamo ciò che
siamo, e la nostra storia, la sostanza della nostra fondazione, i chiari valori
tradizionali a cui ci riferiamo e che incarniamo non ci permettono di scendere
a compromessi. In quanto la via iniziatica non è un’approssimazione per
difetto, un quieto vivere, o un’ipocrita convenienza. Non possiamo certamente
spartire, oggi che abbiamo questa profonda consapevolezza, i nostri perimetri
con “espulsi per giusta causa”, con personaggi che negano le radici cristiane
del martinismo e vagheggiano di strane genesi, con i delatori che accoltellano
alla schiena i fratelli, con i soliti noti che giocano a rubamazzetto e
dall’avanzamento iniziatico fin troppo facile ed infine con chi usa
surrettiziamente il martinismo per perseguire i propri fini particolari dettati
da un ego fin troppo malato. Innanzi a
tutto ciò preferisco dedicarmi ad altro, e lasciare che ognuno persegua la
propria via: del resto la legittimità di un ordine deriva dalla sua opera tradizionale
e non dall’illusione di numeri e relazioni spesso fittizie. NON SIC IMPI, NON
SIC.
Innanzi a tali evidenze fu deciso di privilegiare
l’aspetto divulgativo diffuso, piuttosto che procedere lungo la via dei
contatti evidenti con altre strutture. A seguito di tali direttive abbiamo, nel
corso dell’anno, proposto all’attenzione del pubblico testi quali “I SETTE
GIARDINI MISTICI”, “HEPTAMERON”, “EGGREGORI di Eliphas Lèvi” e molti altri,
riscontrando un crescente interesse nei confronti del nostro ordine e una
sempre maggiore attenzione verso le tematiche tradizionali.
Ciò ha avuto effetti positivi per il nostro
Ordine, il quale non più attardato da relazioni e politiche varie, ha potuto
dedicarsi al crescita spirituale dei fratelli e alla manifestazione della sua
particolarità filosofica ed operativa. Si sono aggiunte a noi le logge Mikael e
Bethel all’oriente di Catania, dell’Ordine Martinista Bereshit a noi federato e
sulla via della completa integrazione, sono nati i gruppi di Imperia, Mantova,
Firenze, Pistoia e Benevento e prossimale altri se ne aggiungeranno. Tutto ciò
a prescindere del de prufundus che ci era riservato dalle solite cassandre,
incapaci di comprendere come la via iniziatica non è frutto di alleanze e
prospettive fin troppo umane, ma bensì della assoluta volontà e dell’intima
capacità di essere custodi di una fiamma viva di servizio verso i fratelli e
soprattutto di opera interiore. Concetti questi, fratelli miei, fin troppo
oscuri per molti.
Al contempo abbiamo costruito alcune semplici ma
fraterne relazioni con Ordini del Belgio, della Francia e dell’America Latina,
che spero siano portatori di un crescente capacità di dialogo con tutte quelle
realtà veramente accomunate dall’amore per questa nostra via di perfezionamento
e reintegrazione.
Se quanto sopra esposto è stato, sommariamente,
l’affresco dell’anno appena trascorso in ottemperanza al mandato magistrale di
cui sono stato investito, è giunto adesso il momento di segnare l’indirizzo che
il nostro Ordine prenderà nel corso del prossimo anno.
Il 24 Giugno 2016 è stata costituita
tradizionalmente la “FRATERNITAS GNOSTICA DEL SACRO NOME”, la quale raccoglie
la piena tradizione, e su ciò vi è la mia assoluta garanzia,
gnostica-cristiana. Essa non vuole essere un semplice orpello attraverso cui
attirare i soliti confusi della spiritualità, non sarà gingillo con cui fare
contenti annoiati fratelli e neppure uno
strumento, sempre in voga, con cui legare a doppi filo fratelli. Bensì essa
offrirà, sia ai fratelli del nostro ordine, così come a profani del nostro
ordine un percorso di formazione spirituale e filosofica legata ai precetti
della tradizione gnostica alessandrina: con strumenti adeguati. Proprio per
questo, e a differenza di altri, il suo disvelamento sarà progressivo. Attualmente il primo nucleo di questo fulcro
spirituale è a Mantova e seguito dal fratello Immanuel, che ha la nostra piena
fiducia.
Nel corso del 2017 provvederemo ad orientare il
lavoro filosofico del Nostro Ordine verso lo studio e l’approfondimento della
prospettiva gnostica. La quale, è bene ricordarlo, rappresenta la “chiave di
lettura” dei nostri simboli e rituali. E’ indubbio che Papus, Louis Claude de
Sant-Martin, Martinez erano degli esoteristi ed iniziatici cristiani, è
altrettanto indubbio che la lettura critica del Trattato della Reintegrazione
degli Esseri, delle Opere del Filosofo Incognito e della vita del Papus
rimandano ad un patrimonio di conoscenze che affonda le proprie radici nel
fertile terreno della gnosi alessandrina. Si prenda ad esempio la funzione
reintegrazione e redentrice della Shin che discende nel ferreo e nero
quaternario (nome tetra grammatico), la via di reintegrazione individuale e
posta fuori da ogni perimetro religioso, l’esistenza degli agenti di
prevaricazione e la loro arcontica funzione, la centralità del fuoco e della
luce, il simbolismo della maschera (la nuova ed antica identità), del cordone
(con cui viene legata la natura inferiore a quella superiore) e dell’alba (che
rappresenta il corpo sottile che dobbiamo costruire) ecc. Sarà quindi cura dei
fratelli maggiori e dei filosofi orientare i fratelli verso lo studio dello
gnosticismo e del cristianesimo esoterico. Noi provvederemo a fornire i
supporti e le linee.
La nostra opera di divulgazione continuerà con
nuove pubblicazioni di inediti e riedizioni dei lavori dei Maestri
Passati. In quanto è necessario
aumentare il fuoco ristoratore e benefico della cultura. Fratelli miei
solamente attraverso l’acquisizione di adeguata formazione ed informazione
sarete in grado di separare le ombre interiori e le illusioni esteriori. Sarà mia premura costituire un gruppo di
fratelli che avranno come compito di segnalare e procedere alla traduzione
delle opere dei maestri passati, e di eventuali inediti in Italia.
Al contempo verrà costituita una segreteria
permanente di fratelli che avranno come compito quello di mantenere i contatti
assidui e costanti con le realtà mariniste non italiane.
Per quanto riguarda la mia persona nel 2017
visiterò ognuna delle circoscrizioni in cui è suddiviso il nostro Ordine, e
prego i fratelli e le sorelle Filosofi Incogniti di consultarsi nel volgere di
breve tempo in modo da organizzare i miei viaggi e permanenze. Avete la mia
agenda a vostra completa disposizione.
Nei giorni 20-21-22
Ottobre 2017, sempre a Montecatini Terme e sempre in questo luogo, si svolgerà
il nostro terzo Convento Nazionale che avrà come argomento: “ L’Albero della
Vita e il suo Riflesso nel Lavoro dell’Associato Incognito “
Infine la linea del raccoglimento interiore del
Nostro Ordine non cambierà, in quanto ognuna delle nostre energie sarà dedicata
alla sana e proficua crescita dei fratelli e delle sorelle. Niente ha più valore di tutto ciò, niente può
essere barattato con essa.
Concludo con le sacre parole della nostra bolla
fondativa: ”tradizione vivente, testimonianza militante”
Amati fratelli che la reintegrazione sia l’apice
della nostra piramide.
www.martinismo.net
eremitadaisettenodi@gmail.com