lunedì 20 gennaio 2014

Loggia Martinista a Montecatini (Toscana)



12 Gennaio 2014



Nella città di Montecantini viene regolarmente e tradizionalmente costituito la Loggia Martinista Abraxas.

Il Convivum Gnostico Martinista è aperto a tutti i fratelli e le sorelle che intendono camminare lungo un percorso iniziatico tradizionale, teso alla reintegrazione dell'uomo nell'uomo, e dell'uomo nel Divino. Questo percorso di conoscenza interiore viene coadiuvato dagli  strumenti, l'arte e la scienza che il Convivum trasmette, e che hanno come radice gli insegnamenti di Martinez de Pasqually,   Louis Claude de Saint Martin, la Cabala Cristiana, e lo Gnosticismo.

L'opera del Convivium Gnostico Martinista trova la propria identità e centralità nella formula pentagrammatica. E' attraverso il laborioso mistero di questa parola di potere che è perseguito il lavoro di reintegrazione individuale e collettiva. Tale Opera è posta in essere attraverso i seguenti strumenti:
1. Rituale Giornaliero Individuale
2. Rituale di Purificazione Mensile Individuale
3. Rituale di Loggia Collettivo
4. Rituale Eucaristico Collettivo
5. Rituale Solstiziale, Equinoziale, e complementari.
6. Pratica di meditazione a distanza
I lavori sono modulati in virtù del grado ricoperto e delle attitudini individuali, e hanno natura sia cardiaca che teurgica, in quanto consideriamo ogni tentativo di porre l'una

La rabbia dei demoni, i quali hanno giurato di dissolvere e distruggere ogni specie di creazione; e ciò servendosi degli stessi uomini, nei quali insinuano una gran quantità di passioni materiali che sanno esser conformi alla debolezza dei sensi della vita materiale e spirituale; e per mezzo di queste insinuazioni, essi operano nei minori delle azioni opposte le une alle altre, mantenendole così nella confusione…L’accanimento dei demoni  nel disseminare dissensi tra gli uomini tende unicamente a far nascere in loro pensieri smisurati di orgoglio e ambizione, affinchè gli uomini vivano continuamente in discordia spirituale e che non conoscano il motivo e la causa del turbamento e delle pene alle quali sono condannati, e che possano perdere del tutto l’idea del culto che devono tributare al Creatore…I demoni hanno potere sulle forme  corporee di materia apparente; ma occorre sapere che i medesimi demoni non possono impedirne la reintegrazione delle sostanze spirituali che compongono le forme, non essendo queste sostanze derivate da loro. Possono anche distruggere la forma particolare ma non la forma generale terrestre, la quale non deve aver fine che nel tempo prescritto e limitato dal Creatore. 
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)

www.martinismo.net

martedì 14 gennaio 2014

Gli Avversari del Cristo - Papus



Se i clericali accusano i Martinisti di evocare Satana o qualche altro demonio in sedute segrete che non sono mai esistite se non nella loro fervida immaginazione, al contrario altre società che pretendono di studiare l'occultismo e “sviluppare le facoltà latenti nell'uomo", senza credere del resto all'esistenza del diavolo, fanno circolare ipocritamente delle circolari confidenziali nelle quali accusano i Martinisti di passare il tempo praticando la “Magia Nera".
Ora la pratica della magia nera consiste nel fare il male coscientemente e vigliaccamente, e nulla è più lontano dal fine e dai procedimenti essenzialmente cristiani dei Martinisti di ogni tempo, vecchi e moderni. I Martinisti non esercitano la magia, sia bianca che nera.
Essi studiano, pregano e perdonano le ingiurie.
I Rosa-Croce spesso hanno dovuto combattere degli stregoni che abusavano dell'ignoranza e dello scetticismo contemporanei per cercare scioccamente di esercitare i loro talenti su vittime innocenti.
Ogni volta, i Rosa-Croce hanno apertamente avvisato gli individui che essi erano dediti "al battesimo della Luce" e che hanno combattuto con la preghiera. Ma i Martinisti, non appartenendo alla Rosa-Croce, non hanno mai avuto da difendere collettivamente nessuna altra causa all'infuori di quella della verità ed essi hanno agito sempre apertamente, pubblicando tutti gli atti e tutte le decisioni loro.
Invece coloro che diffamano nell'ombra e si nascondono quando si vedono scoperti, coloro che scrivono circolari ipocrite e che calunniano nascostamente i Martinisti, della lealtà dei quali hanno paura, costoro non meritano che pietà e perdono, e, quando si vedono le facoltà latenti manifestarsi con tali procedimenti, si è portati a mostrare a questi uomini che la magia nera comincia dalla diffamazione anonima che, nel piano mentale, è generatrice di larve kama-manasiche, come la bassa stregoneria del contadino analfabeta nel piano astrale. A buon intenditore, salve!
 
Dott. Gerard Encausse (Papus) 1899

sabato 4 gennaio 2014

IOD HE SCHIN VAU HE - Papus



IOD HE SCHIN VAU HE

"Quando il Cristo è venuto, ha reso la pronuncia di questa parola più centrale e più interiore, poiché il gran nome che queste quattro lettere esprimevano è l'esplosione quaternaria o il segnale cruciale di ogni vita; mentre Gesù Cristo portando dall'alto la W degli ebrei, o la lettera S, ha unito il santo ternario al gran nome quaternario, di cui tre è il principio. Ora, se il quaternario doveva trovare in noi la propria fonte nelle ordinazioni antiche, a maggior ragione il nome di Cristo deve pure attendere da lui esclusivamente tutta l'efficacia e la luce. Perciò ci ha detto di chiuderci nella nostra stanza, quando vorremo pregare: mentre nell'antica legge, occorreva assolutamente andare a pregare nel Tempio di Gerusalemme; e qui, vi rimanderò ai trattatelli del vostro amico sulla penitenza, la santa preghiera, il vero abbandono, intitolati: De Weg zu Christ, vi vedrete, ad ogni passo, se tutti i mezzi umani non sono scomparsi e se è possibile che qualcosa vi sia trasmessa veramente, se lo spirito non si crea in noi, come si crea eternamente nel principio della natura universale dove si trova in permanenza l'immagine da cui abbiamo estratto la nostra origine e che è servita da quadro al Mensebwerdung. Senza dubbio, c'è una grande virtù in questa vera pronuncia, tanto centrale che orale, di questo gran nome e di quello di Gesù Cristo che ne è il fiore. La vibrazione della nostra aria elementare è cosa molto secondaria nell'operazione con cui questi nomi rendono sensibili le cose che non lo sono. La loro virtù sta nel fare oggi e in ogni momento ciò che hanno fatto all'inizio delle cose per dare origine ad esse; e poiché esse hanno prodotto ogni cosa prima che esistesse l'aria, senza dubbio sono ancora al di sopra dell'aria, quando adempiono le stesse funzioni; e non è impossibile a questa divina parola farsi sentire, anche da un sordo e in un luogo privo d'aria, come non è difficile alla luce spirituale rendersi sensibile ai nostri occhi anche fisici, quand'anche fossimo ciechi e sprofondati nella prigione più tenebrosa. Quando gli uomini fanno sentire le parole fuori del loro vero posto e che consegnano per ignoranza, imprudenza o empietà, alle regioni esteriori o a disposizione degli uomini del torrente, esse conservano sempre senza dubbio la loro virtù, ma ne trattengono sempre in quantità, perché non si adattano alle combinazioni umane; perciò questi tesori tanto rispettabili non hanno fatto altro che provare diminuzione passando per le mani dell'uomo; senza contare che non han cessato d'essere sostituiti da ingredienti o nulli o pericolosi, che, producendo pure degli effetti, hanno finito per riempire di idoli il mondo intero, perché è il tempio del vero Dio, che è il centro della parola."
Non termineremo questo estratto senza far notare che l'Ordine è debitore a Saint-Martin stesso, non solo del sigillo, ma anche del nome mistico del Cristo, che orna tutti i documenti ufficiali del Martinismo.
Ci vuole proprio la malafede d'un clericale per pretendere che questo sacro nome si riferisca ad altra persona che non a N.S. Gesù Cristo, il Verbo divino creatore. Antonini che nel suo libro Dottrina del Male pretende che la shin ebraica satanizza tutte le parole dove entra, dimostra semplicemente d'essere incapace di comprendere alcunchè di simbolismo.
Il Martinismo è cristiano, ma il suo spirito è nettamente anticlericale…


www.martinismo.net

domenica 22 dicembre 2013

22 Dicembre 2013 - LEX AUREA 50




E' disponibile il numero 50 della rivista Lex Aurea


La Vergine e la Cripta
Il Vangelo di Maria Maddalena
Il Volto Verde
Psicomarte e il Cervello Emotivo
Il Perfezionamento negli Alti Gradi
Le Costellazioni: Capricorno
Libero e di Buoni Costumi
Mercurius Duplex
Convivium Gnostico Martinista
Aleister Crowley
Il Significato di Vitriolum

http://www.fuocosacro.com/pagine/lexaurea/lexaurea.htm

per informazioni e collaborazioni scrivete a:

fuocosacroinforma@fuocosacro.com

lunedì 2 dicembre 2013

Carta per il XXI secolo degli ORDINI MARTINISTI



Carta per il XXI secolo degli ORDINI MARTINISTI [1]

Introduzione
Durante tutto il secolo scorso, la storia dell'Ordine e degli Ordini martinisti risulta ricca e movimentata. Se l'Ordine fondato da Papus si sviluppò in numerose ramificazioni, questa arborescenza fu il frutto del principio stesso dell'iniziazione martinista, iniziazione libera, con trasmissione, da individuo a individuo.
I circoli, gruppi, logge e ordini martinisti furono durante tutto il secolo scorso dei crogioli che permisero alle correnti illuministe, occultiste ed ermetiste di perdurare e di svilupparsi. La libertà, la tolleranza, lo spirito di ricerca che dominarono malgrado alcune inevitabili vicissitudini, il movimento martinista, permise a numerosi ricercatori di ritrovarsi, indipendentemente dai loro personali percorsi, in una vera Fratellanza sotto l'egida del Filosofo Incognito.
L'Ordine Martinista seppe anche accogliere nel suo seno altre correnti per preservarle ed aiutarle a conoscere un nuovo sviluppo.
Oggi affinchè questo spirito permanga, affinchè ciò che è vivente non si cristallizzi, vengono inscritti in questa CARTA PER IL XXI SECOLO DEGLI ORDINI MARTINISTI, i semplici principi che hanno contribuito al diffondersi del martinismo dopo il Papus.
L'adozione di questa Carta è libera, non conferisce alcun diritto, ma soltanto i doveri che scaturiscono dall'etica. Nessuno ne dovrà rendere conto, se non a se stesso e alla Provvidenza.
I - SECONDO SAINT-MARTIN
1
"La mia setta è la Provvidenza, i miei proseliti, sono io; il mio culto, è la giustizia"
"…. sono stupito che mi abbiate ritenuto così infatuato nei miei modesti meriti dall’aver potuto dare il mio nome alla mia antica scuola o a qualsiasi altra. Le istituzioni servono qualche volta a diminuire i mali dell'uomo, più spesso ad aumentarli, mai a guarirli."
"La sola iniziazione che cerco con tutto l'ardore della mia anima è quella attraverso cui possiamo entrare nel cuore di Dio e fare entrare il cuore di Dio in noi, per creare un matrimonio indissolubile, che ci renda l'amico, il fratello e lo sposo del nostro divino riparatore. Non c'è altro mistero per arrivare a questa santa iniziazione che immergerci sempre più nelle profondità del nostro essere e di non lasciare la presa fino a che non siamo pervenuti a sentire la vivente e vivificante radice, poichè allora tutti i frutti che dovevamo portare secondo la nostra specie si produrranno naturalmente in noi e fuori di noi, come vediamo accadere per i nostri alberi terrestri, perchè sono aderenti alla loro radice specifica da cui non cessano di estrarne i succhi”.
2
Louis-Claude de Saint-Martin dedicò una gran parte della sua vita agli ordini iniziatici che frequentò, non ne fondò alcuno e mantenne delle giuste riserve su tutti. Con la sua opera, diede inizio ad una corrente di pensiero illuministica-cristiana superiore ed invitò a riunirsi in fraternità di spirito. Al momento della morte, Louis-Claude de Saint-Martin "esortò tutti quelli che lo attorniavano a riporre la loro fiducia nella Provvidenza, e a vivere tra loro come fratelli secondo gli intendimenti evangelici".
II - SECONDO PAPUS
1
Papus fondò l'Ordine martinista in più riprese:
- 1884-1885: prime iniziazioni
- 1887: prima loggia
- 1887-1890: istituzione dell'Ordine martinista, creazione degli statuti e quaderni d'istruzione
- 1891: costituzione del primo Supremo Consiglio.
2
L'iniziazione del 1882 a cui fa riferimento Papus e quella che Augustin Chaboseau situa per quanto lo concerne nel 1886, iniziazioni che si sono reciprocamente trasmesse nel 1888, rimangono incerte nella loro natura ed in quanto alle circostanze. Rivestono una forma diversa ed affatto rituale. E' l'iniziazione di Papus, non di Papus-Chaboseau, che costituisce dalla fondazione dell'Ordine Martinista, l'iniziazione " martinista".
III -SECONDO L'ORDINE
1
Papus ha concepito e definito l'Ordine martinista sia come un Ordine iniziatico quanto come una scuola di cavalleria morale[2] e occultismo cristiano.
Il cristianesimo dell'Ordine martinista è caratterizzato sia dalla dottrina della Reintegrazione universale di Martines de Pasqually, quanto dalla via cardiaca di trasmutazione interiore di Saint-Martin, e l'occultismo è " l'insieme delle dottrine e delle pratiche basate sulla teoria secondo la quale ogni cosa appartiene ad un insieme unico e possiede con ogni altro elemento di questo insieme dei rapporti necessari, intenzionali, non-temporali, e non spaziali"[3], teoria detta delle corrispondenze.
2
Papus e i Compagni della Ierofania furono animati dallo spirito di ricerca, trovando nella speculazione non dogmatica le sue basi come i suoi esiti nell’operatività.
3
Fedele al suo titolo, l'Ordine Martinista si propone principalmente di studiare ed applicare l'insegnamento originale di Louis-Claude de Saint-Martin e di comprendere l'influenza dei suoi primi maestri, Martinès de Pasqually e di Jacob Bohme, sulla sua dottrina[4].
a) Prima conseguenza: l'Ordine Martinista è legato alla semplicità delle forme rituali, di cui l'Ordine Martinista primitivo dà l'esempio.
b) Seconda conseguenza: La fraternità ed il compagnonaggio sono al centro dell'esperienza martinista: "Non fatevi chiamare Maestro. Poichè non avete che un solo Maestro; e voi siete tutti fratelli"[5].
c) Terza conseguenza. Un Ordine Martinista è indipendente da ogni Chiesa come da ogni altro ordine iniziatico; i membri restano liberi di stabilire tutte le appartenenze compatibili nello spirito. Le equivalenze entro i gradi dell'Ordine Martinista e quelle di altri ordini iniziatici sono esistite. Esse sono prive di senso iniziatico.
d) Quarta conseguenza. L'Ordine Martinista invita i suoi membri a impegnarsi sul cammino della Reintegrazione. Ciò sottintende che li prepara a liberarsi da tutte le forme d'alienazione compresa l'appartenenza agli ordini iniziatici tra cui l'Ordine Martinista.

IV- DELLA FRATERNITA’
1
Dopo la morte del Papus l'Ordine Martinista si ramifica ed il processo non si è mai interrotto. Qualsiasi controversia tra Ordini Martinisti circa la precedenza dell'uno sispetto agli altri è sconveniente, con riserva che ogni Ordine qualificato come Martinista aderisca ai principi generali sopra enunciati. Tra gli Ordini Martinisti come tra i membri di ciascun Ordine Martinista, la fraternità è la regola e la concorrenza non è ammissibile che sotto il profilo delle virtù.
2
Dispensando gli Ordini Martinisti la stessa iniziazione, un membro di qualsiasi Ordine Martinista può e deve essere accolto come visitatore in una tornata condotta sotto gli auspici di un altro Ordine Martinista.
[1] Ordine Martinista significa ogni Ordine detto martinista, qualunque sia la sua qualificazione sussidiaria.
[2] Papus, Martinezismo, Willermozismo, Martinismo e Massoneria, Paris, Chamuel, 1899.
[3] Definizione di Robert Amadou, L’Occultisme, esquisse d’un monde vivat, Saint Jean de la Ruelle, Editions Chanteloup, 1987.
[4] “E’ a Martines de Pasqually che devo la mia entrata nelle verità superiori. E a Jacob Böhme che devo i passi più importanti che abbia fatto in quelle verità”  - Saint Martin, Portrait, n° 418.
[5] Mt. XXIII, 8.