Introduzione
Altopascio,
06 Novembre 2016
E’ con molta soddisfazione che presento questa nuova
traduzione, a cura dell’amica Valeria Noli, delle due opere divulgative di Jean
Bricaud. Personaggio dotato di una grande capacità organizzativa, di mente e
volontà non comuni, che ha saputo raccogliere l’eredità lasciata da Papus. Un
compito non facile il suo, tenuto conto anche della grande livella
rappresentata dalla prima guerra mondiale, ma che ha adempiuto, seppur
commettendo inevitabilmente degli errori di valutazione, con vigore ed abilità.
Bricaud nel suo transito terreno, (lo vedremo ampiamente in appendice) è stato Grande
Maestro del Martinismo, Ierofante del Memphis e Misraïm e, soprattutto, Primate
della Chiesa Gnostica francese. La sua visione, in seguito ripresa dallo stesso
Ambelain[1], era
quella di una piramide di ordini e riti, dove l’apice fosse rappresentato dalla
Chiesa Gnostica e dalla funzione sacerdotale. Difatti, nella visione di
Bricaud, solamente la consacrazione sacerdotale e la teurgia, che ricordiamo
essere tradizionalmente riservata ai sacerdoti, hanno la possibilità di rendere
gli strumenti dell’iniziato attivi e capaci di essere tramite fra il medesimo e
le influenze sottili. Ecco quindi che tale impostazione prevedeva la necessaria
conditio sine qua non che il fratello che desiderasse accedere a tale
strutturazione operativa, fosse Maestro Libero Muratore. Per Bricaud, soltanto
così sarebbe stata garantita una precedente formazione “morale” e “filosofica”
in grado di scremare i curiosi e gli indisciplinati. La sua azione di riforma
non fu accettata universalmente, così come la sua successione a Papus-Téder. A
fronte dei suoi successi, è necessario registrare fratture e spaccature
all'interno del mondo martinista e dei riti egizi. Spaccature ancora oggi vive
e pulsanti. E’ indubbio come i Riti Egizi e il Martinismo, anche se sarebbe
necessario parlare di “martinismi”, rappresentino, ieri come oggi, degli
approdi operativi capaci di animare il percorso iniziatico di coloro che,
delusi dalla Libera Muratoria simbolica e scozzese e che rifuggano dalle sirene
della New Age, ricercano una formazione tradizionale che non rinunci al
significato profondo della parola esoterismo. Entrambi, Riti Egizi e
Martinismo, sembrano raccogliere oltre ai precetti morali, allo studio del
simbolo e alla formazione filosofica, anche, e soprattutto, quella dimensione
di formazione individuale, di laboriosa Opera sulla Pietra Grezza, tanto
anelata e tanto necessaria per un reale processo di reintegrazione e
nobilitazione dell’individuo. Difficile dire chi, fra le due realtà rituali,
abbia maggiormente influenzato l’altra. E’, però, utile ricordare che malgrado
le indubbie similitudini e la sovente presenza di entrambe nella disponibilità
delle Grandi Maestranze, ognuna di esse presenta una propria irrinunciabile
individualità. Il Rito di Memphis e Misraïm è comunque un rito massonico e come
tale risponde a determinate cadenze rituali, formali e simboliche tipiche di
tale contesto. Il Martinismo, quando correttamente inteso e pratico, vuole
invece calibrare il carico informativo e formativo all'interno di una dinamica
Superiore Incognito Iniziatore ed Iniziato. Tale rapporto si estrinseca non
solo in una formazione filosofica e storica attorno alla storia e alla docetica
del martinismo, ma, e piuttosto, nella trasmissione di strumenti operativi e
della facoltà di utilizzo dei medesimi. Osservando la stato del mondo
iniziatico e profano moderno è, a mio avviso, preferibile avere delle Grandi
Maestranze erudite e capaci su di un arte ed un mestiere, piuttosto dei
tuttologi che spesso trovano compensazione ad un Ego ferito con mille fumosi
riconoscimenti. Nel riproporre questo testo, completato da una ricca appendice
da me curata, spero di poter fornire ulteriori spunti di riflessione e di
indagine a coloro che trovano nella tradizione iniziatica e nell'esoterismo,
luogo di ristoro e nutrimento in questo folle mondo di oggi.
Un fraterno saluto. Filippo Goti
il libro può essere reperito a:
http://www.lulu.com/shop/jean-bricaud/note-storiche-sul-rito-antico-e-primitivo-di-memphis-e-misra%C3%AFm-e-sul-martinismo/paperback/product-22956180.html
[1] Robert Ambelain, è
stato un Massone ed occultista francese. Gran Gerofante del Rito di Memphis e
Misraim, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente del Brasile. Venne consacrato
vescovo nella Chiesa Gnostica Universale sotto il nome di "Robert
Tau" da Roger Ménard "Tau Eon II". Nel 1944 ricostituì l'Ordine
Martinista degli Eletti Cohen, il quale rivendicava una discendenza, tramite il
Martinismo e i C.B.C.S, con l'Ordine degli Eletti Cohen di Martinez de
Pasqually. Il suo referente italiano, per l'intero deposito iniziatoco, è stato
il compianto Francesco Brunelli.
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