martedì 22 novembre 2016

Note Storiche sul Rito Antico e Primitivo di Memphis e Misraïm e sul Martinismo



Introduzione

Altopascio, 06 Novembre 2016

E’ con molta soddisfazione che presento questa nuova traduzione, a cura dell’amica Valeria Noli, delle due opere divulgative di Jean Bricaud. Personaggio dotato di una grande capacità organizzativa, di mente e volontà non comuni, che ha saputo raccogliere l’eredità lasciata da Papus. Un compito non facile il suo, tenuto conto anche della grande livella rappresentata dalla prima guerra mondiale, ma che ha adempiuto, seppur commettendo inevitabilmente degli errori di valutazione, con vigore ed abilità. Bricaud nel suo transito terreno, (lo vedremo ampiamente in appendice) è stato Grande Maestro del Martinismo, Ierofante del Memphis e Misraïm e, soprattutto, Primate della Chiesa Gnostica francese. La sua visione, in seguito ripresa dallo stesso Ambelain[1], era quella di una piramide di ordini e riti, dove l’apice fosse rappresentato dalla Chiesa Gnostica e dalla funzione sacerdotale. Difatti, nella visione di Bricaud, solamente la consacrazione sacerdotale e la teurgia, che ricordiamo essere tradizionalmente riservata ai sacerdoti, hanno la possibilità di rendere gli strumenti dell’iniziato attivi e capaci di essere tramite fra il medesimo e le influenze sottili. Ecco quindi che tale impostazione prevedeva la necessaria conditio sine qua non che il fratello che desiderasse accedere a tale strutturazione operativa, fosse Maestro Libero Muratore. Per Bricaud, soltanto così sarebbe stata garantita una precedente formazione “morale” e “filosofica” in grado di scremare i curiosi e gli indisciplinati. La sua azione di riforma non fu accettata universalmente, così come la sua successione a Papus-Téder. A fronte dei suoi successi, è necessario registrare fratture e spaccature all'interno del mondo martinista e dei riti egizi. Spaccature ancora oggi vive e pulsanti. E’ indubbio come i Riti Egizi e il Martinismo, anche se sarebbe necessario parlare di “martinismi”, rappresentino, ieri come oggi, degli approdi operativi capaci di animare il percorso iniziatico di coloro che, delusi dalla Libera Muratoria simbolica e scozzese e che rifuggano dalle sirene della New Age, ricercano una formazione tradizionale che non rinunci al significato profondo della parola esoterismo. Entrambi, Riti Egizi e Martinismo, sembrano raccogliere oltre ai precetti morali, allo studio del simbolo e alla formazione filosofica, anche, e soprattutto, quella dimensione di formazione individuale, di laboriosa Opera sulla Pietra Grezza, tanto anelata e tanto necessaria per un reale processo di reintegrazione e nobilitazione dell’individuo. Difficile dire chi, fra le due realtà rituali, abbia maggiormente influenzato l’altra. E’, però, utile ricordare che malgrado le indubbie similitudini e la sovente presenza di entrambe nella disponibilità delle Grandi Maestranze, ognuna di esse presenta una propria irrinunciabile individualità. Il Rito di Memphis e Misraïm è comunque un rito massonico e come tale risponde a determinate cadenze rituali, formali e simboliche tipiche di tale contesto. Il Martinismo, quando correttamente inteso e pratico, vuole invece calibrare il carico informativo e formativo all'interno di una dinamica Superiore Incognito Iniziatore ed Iniziato. Tale rapporto si estrinseca non solo in una formazione filosofica e storica attorno alla storia e alla docetica del martinismo, ma, e piuttosto, nella trasmissione di strumenti operativi e della facoltà di utilizzo dei medesimi. Osservando la stato del mondo iniziatico e profano moderno è, a mio avviso, preferibile avere delle Grandi Maestranze erudite e capaci su di un arte ed un mestiere, piuttosto dei tuttologi che spesso trovano compensazione ad un Ego ferito con mille fumosi riconoscimenti. Nel riproporre questo testo, completato da una ricca appendice da me curata, spero di poter fornire ulteriori spunti di riflessione e di indagine a coloro che trovano nella tradizione iniziatica e nell'esoterismo, luogo di ristoro e nutrimento in questo folle mondo di oggi.

Un fraterno saluto. Filippo Goti

il libro può essere reperito a:

http://www.lulu.com/shop/jean-bricaud/note-storiche-sul-rito-antico-e-primitivo-di-memphis-e-misra%C3%AFm-e-sul-martinismo/paperback/product-22956180.html



[1] Robert Ambelain, è stato un Massone ed occultista francese. Gran Gerofante del Rito di Memphis e Misraim, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente del Brasile. Venne consacrato vescovo nella Chiesa Gnostica Universale sotto il nome di "Robert Tau" da Roger Ménard "Tau Eon II". Nel 1944 ricostituì l'Ordine Martinista degli Eletti Cohen, il quale rivendicava una discendenza, tramite il Martinismo e i C.B.C.S, con l'Ordine degli Eletti Cohen di Martinez de Pasqually. Il suo referente italiano, per l'intero deposito iniziatoco, è stato il compianto Francesco Brunelli.

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