03 Dicembre 2016, dalla Grande Montagna del Sovrano Ordine Gnostico
Martinista.
Oggetto: Lo Studio e la Pratica.
Amati fratelli e
dilette Sorelle,
Il percorso martinista,
così come inteso e professato nel Nostro Venerabile Ordine, si fonda su di un
giusto ed armonioso equilibrio di elementi filosofici e laboriosa Opera. L'uno
non può, e non deve, escludere l'altro, pena uno sviluppo disarmonico delle
qualità intime dell’iniziato.
Lo studio per quanto attento, capace e proficuo in
assenza della costante pratica non è altro che nozionismo: una sequela di idee,
che per quanto nobili ed affascinanti, sono soggette alle perturbabilità del
momento: a mutare costantemente in forza di nuovi interessi, curiosità e
suggerimenti.
La pratica per quanto intensa, costante e ricca in
assenza dell'attento studio non è altro che un vuoto fare: una sequela di
operazioni, che per quanto appaganti ed armoniose, sono solamente portatrici di
momentanei isolamenti: atte a generare un successivo stato di dolorosa
estraniazione in noi e verso le cose di questo mondo.
Ecco quindi come lo
studio e la pratica debbano essere cosa unica. Entrambi fedeli compagni.
Entrambi alchemici compartecipi, di quel dinamismo interiore che deve innescare
il movimento verso il perfezionamento e la reintegrazione dell'iniziato.
Lo studio metodico
dovrà fornire all'iniziato quelle giuste nozioni in grado di:
1) Comprendere cosa sta ponendo in essere attraverso la pratica.
2) Fornire gli elementi filosofici e simboli, seppur in chiave
intellettuale, che progressivamente pervaderanno il suo essere.
3) Separare il grano dalla gramigna delle tante assurdità e corbellerie
che si veicolano nel sottobosco iniziatico.
La pratica dovrà fornire
all'iniziato quel giusto momento in grado di:
1) Fissare gli elementi filosofici e simbolici nei livelli profondi
dell'essere.
2) Fornire quei simboli e parole di potere "esclusivamente"
individuali. I quali non sono altro che le chiavi e le soglie interiori.
3) Separare il grano dalla gramigna delle tante illusioni e filastrocche
interiori partorite dai dinamismi inconsci e dai meccanismi della nostra mente.
Per questo, amati fratelli e dilette sorelle, con
l'iniziazione al Nostro Venerabile Ordine siete stati investiti di una
trasmissione iniziatica. La quale trova terreno, fertile o meno starà a voi,
nell'integrità del vostro essere, ed elementi di nutrimento nella vostra
volontà di apprendere e nella vostra capacità di praticare.
Vi saluto con Amore e Gioia.
Elenandro XI
GM del Sovrano Ordine Gnostico
Martinista
www.martinismo.net
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