La realtà è quella che segue.
Nel 1888 il marchese Stanislas de
Guaita (1861-1897) che, grazie a Josephin Péladan (1858-1918) aveva
abbandonato la poesia indirizzandosi allo studio di Fabre d’Olivet,
Henri Kunrath, Jacob Böhme ed Eliphas Levi, fondò a Parigi, assieme
al Péladan che probabilmente fu il promotore dell’iniziativa,
l’Ordine Kabbalistico della Rosacroce rinnovata, il cui Supremo
Consiglio era composto, oltre a Guaita e Péladan, dal dottor Gérard
Encausse (Papus), Borlet, Adam, Gabrol, Thorion, Augustin Chaboseau,
Marc Haven, Sédir e l’abate Alta.
“Gli scopi apparenti di questa
associazione (come scrisse lo stesso Guaita) furono lo studio e la
diffusione dell’occultismo. In realtà si trattava di una società
segreta d’azione per l’elevazione individuale e reciproca, la difesa
dei suoi membri, la rovina degli adepti della magia nera, la lotta
per rivelare alla teologia cristiana magnifici esoterismi di cui
esso è pieno a sua insaputa”.
Papus, nato a Corona – Spagna – il 13
luglio 1865, morto a Parigi nel 1916) era stato iniziato nel 1882
agli “Amici (o Intimi) di Saint-Martin” da Henri Delaage (1825-1882)
che lo aveva consacrato Superiore Incognito. Augustin Chaboseau, a
sua volta, aveva avuto la stessa trasmissione nel 1886 da una sua
zia, Madame Amélie de Boisse Mortemart. Nel 1888, poco dopo la
fondazione della Rosacroce kabbalistica (almeno secondo lo stesso
Chaboseau e, poi, Robert Ambelain) Papus e Chaboseau si scoprirono
ambedue discepoli legittimi e regolari di Louis-Claude de
Saint-Martin, e si scambiarono reciprocamente le ricevute
iniziazioni. Di qui la nascita, reale e certa, dell’Ordine
Martinista come tale, primo ed unico, collegato a quello della
Rosacroce kabbalistica per entrare nel quale ultimo era necessario
possedere il terzo grado martinista. La documentazione in proposito
è chiara ed inequivocabile.
Papus – come afferma Jean Chaboseau –
fu l’anima e l’animatore di questo movimento. “L’esistenza di un
Ordine Martinista è un fatto preciso e tutti sanno che esso fu
fondato da Papus, già iniziato alla tradizione di Saint-Martin. Egli
raccolse intorno a sé dei martinisti già iniziati come lui
individualmente, per dare corpo a quest’Ordine che nacque nel 1891”.
L’Ordine Martinista conobbe una tale
attività internazionale che non si può più parlare, oggi, di
Saint-Martin o di martinismo senza evocare l’esistenza dell’Ordine
Martinista. I suoi fondamenti erano e sono i seguenti:
Sistema iniziatico in tre gradi: Associato (ordine esterno);
Iniziato e Superiore Incognito (ordine interno). I Superiori
Incogniti potevano divenire Liberi Iniziatori mediante particolari
investiture. “L’Ordine è essenzialmente spiritualista, combatte con
tutte le sue forze l’ateismo ed il materialismo, e, in collegamento
con le altre fratellanze iniziatiche, combatte l’ignoranza e dà al
simbolismo la grandissima importanza che gli compete in tutte le
serie iniziazioni. Non si occupa di politica e tanto meno di
questioni d’ordine religioso. Permette e facilita gli studi,
mantenendo la più assoluta tolleranza”13.
“Quando si ritiene opportuno ed il
numero degli Iniziati è sufficiente, si costituisce una loggia
martinista, che è di proprietà del suo fondatore con la sola
condizione di obbedienza ai regolamenti dell’Ordine, e sotto la
riserva delle modifiche speciali che ciascun Sovrano Delegato
Generale, nominato dal Supremo Consiglio o dal Gran Magistero, può
stabilire nei paesi stranieri. Così, più logge martiniste possono
federarsi per formare un Gran Consiglio martinista sotto l’autorità
di un Sovrano Delegato Generale o Gran Maestro Nazionale o
Regionale”14.
Tale via fu seguita con successo in
Italia e negli Stati Uniti d’America e, in quest’ultimo Paese fino a
quando si addivenne a Bruxelles, nel 1934, alla firma di quel
trattato sul quale ci si astiene personalmente dall’emettere giudizi
ritenendo peraltro necessario riferire – come facciamo in nota15 -
quanto ne ha detto Jean Chaboseau.
Si trattava, quindi, di un Ordine
iniziatico, a carattere misto, organizzato in parte su basi
apparentemente massoniche, in parte sulla falsariga di quelle
platoniche e pitagoriche16.
La storia del Martinismo, nel periodo
che va dalla sua fondazione ufficiale (1891) alla morte di Papus
(1916), è la storia dell’affermazione continua – certa fino al 1914,
data dell’inizio della prima guerra mondiale – di un movimento
spiritualista a carattere iniziatico di cui si sono avuti rari
esempi. Papus lo presiedette ininterrottamente. Nel 1892, con
decreto di Stanislas de Guaita, fu elevato a membro della Camera di
direzione del Supremo Consiglio rosacrociano e Delegato Generale
dell’Ordine della Rosacroce kabbalistica per dieci anni, e alla
morte di De Guaita ne divenne il successore. Da allora, sia pur
lentamente, l’importanza della Rosacroce kabbalistica diminuì
grandemente fin quasi a scomparire e ciò in seguito all’affermarsi
continuo del Martinismo17.
Uno dei principali componenti del
Supremo Consiglio Martinista, Charles Detré (Teder) – secondo quanto
ha scritto Constant Chevillon – preoccupato del “reclutamento di
adepti praticato senza discriminazione”, unitosi ad altri, si
sarebbe affiancato a Jean Bricaud (morto nel 1934) che aveva
conosciuto Papus nel 1901 ed era stato fatto Superiore Incognito nel
1903, e, nel 1908 era stato nominato Patriarca della Chiesa Gnostica
universale (di Lione) di discendenza spiritica. Subito dopo tale
nomina il Bricaud intensificò le relazioni con l’Ordine Martinista,
avvantaggiandosi dell’alleanza con Teder allora segretario generale
dell’Ordine, vedendo in esso un vasto vivaio per la Chiesa gnostica
da lui presieduta. Vale anche la pena di accennare alle successive
scoperte di Bricaud – alla morte di Papus – in seguito delle quali
egli si sarebbe trovato a discendere direttamente da Martines de
Pasqually (ciò che in allora non gli era noto) discendenza questa
storicamente inattendibile e realmente fastidiosa. Tuttavia Bricaud,
appoggiato sempre da Teder e da altri martinisti massoni intendeva
escludere le donne dai gradi di probazione, reclutare i martinisti
tra i maestri massoni (o di grado superiore) farne altrettanti
adepti per la Chiesa gnostica di Lione. Si voleva, in altri termini,
modificare le regole dell’Ordine, farne praticamente un rito della
massoneria e un gruppo di fedeli gnostici con patriarca Bricaud. Un
primo passo su questa strada si realizzò nel 1911 con la
stipulazione di un trattato d’amicizia fra le Chiese Gnostiche e
l’Ordine Martinista. Qui è quanto mai necessario, per la precisione
storica smentire categoricamente quanto affermano arbitrariamente
tutti i testi sul martinismo pubblicati dopo l’avvento di Bricaud a
Gran Maestro dell’Ordine Martinista di Lione, e cioè che la sua
Chiesa gnostica sia diventata, dopo la firma di quel trattato, la
Chiesa ufficiale del Martinismo. Il documento, segnato da Papus e da
Jean II Bricaud, dice testualmente: “Entre les pouvoirs soussignés:
1.er –
Le Suprême Conseil de l’Ordre Martiniste siégeant à Paris; 2me
– Le Suprême Conseil du Haut Synode de l’Eglise
gnostique universelle, siégeant à Lyon, représenté par leurs
délégués munis des pouvoirs nécessaires, il a été convenu ce que
suit : 1) – Un traité d’alliance est signé entre les deux Puissances
; 2) – L’Ordre Martiniste ne reconnaît comme Patriarche régulier de
l’Eglise gnostique que Jean II, qui a été régulièrement consacré,
muni de tous le pouvoirs de consécration et reconnu comme seul
Patriarche ; 3) – Les évêques gnostiques consacrés par Jean II
seront admis à titre de membres honoraires du Suprême Conseil
Martiniste. Les membres titulaires du Suprême Conseil Martiniste
seront admis à titre de membres honoraires du Suprême Conseil du
Haut Synode de l’Eglise gnostique universelle ; 4) – Un centre de l’Eglise
gnostique universelle sera organisé à Paris sous l’obédience du
Patriarche Jean II, de Lyon. La Revue L’Initiation devient l’organe
officiel de l’Eglise gnostique universelle. Le présent traité a été
ratifié par les deux Puissances ci-dessous énoncées. A la suite de
cette alliance fraternelle, tous les délégués martinistes qui
voudraient faire partie de l’Eglise gnostique universelle sont prié
de s’adresser au Suprême Conseil Martiniste. Papus, Jean II Bricaud
»18.
Non vi è dunque alcun cenno che la
Chiesa gnostica di Bricaud divenga la Chiesa ufficiale del
Martinismo, il che non è neppur pensabile senza infirmare le basi
fondamentali e programmatiche dell’Ordine, che – come già detto –
dichiarano che esso « non si occupa di questioni d’ordine religioso
» e « mantiene la tolleranza più assoluta ». Come, d’altronde,
conciliare la presunta imposizione di una Chiesa ufficiale ai membri
di un Ordine che ammette persone di ogni tendenza e culto purché non
siano atei o materialisti? Come appare evidente dal testo dello
stesso trattato vi fu sottolineato lo scambio di titoli a carattere
onorifico e, per la verità, molteplici vantaggi per Bricaud e la sua
Chiesa. Le conseguenze di questa pretesa ufficialità della Chiesa
gnostica, ed il richiamo al trattato – interpretato proditoriamente
secondo la visione di Bricaud – nonché la promulgazione, nel 1913,
di nuovi rituali di estrazione massonica, compilati dal Teder,
provocarono ben presto quanto vedremo.
13 -
Fondamenti dell’Ordine Martinista pubblicati a Parigi nel 1893. Va
notato che essi sono sempre stati rispettati in Italia e furono la
base sulla quale si addivenne, in Ancona, alla fusione dei gruppi
isolati con l’Ordine Martinista sedente a Venezia sulla Grande
Montagna.
14 -
Regolamenti complementari per i presidenti di Logge ed i Liberi
Iniziatori, pubblicati nel 1893.
15 -
Cfr. Lettera di J. Chaboseau del settembre 1947 ai martinisti
francesi: “Un’organizzazione internazionale che si pretende
superiore a tutte le altre e che si presenta come abilitata (da chi
non lo si saprà mai) a regolarizzare le società dette iniziatiche,
ha incorporato a Bruxelles, nel 1934, il Martinismo: ha riconosciuto
come solo “regolare” l’Ordine Martinista e Sinarchico di Blanchard
e, nel 1939, fu quello presieduto da Augustin Chaboseau che, a sua
volta, fu “riconosciuto”. I legami di questa organizzazione, la
F.U.D.O.S.I. (Federazione Universale degli Ordini e Società
Iniziatiche) con l’A.M.O.R.C degli Stati Uniti e diverse altre
società analoghe, interdiscono ad ogni persona di buona fede di
prenderle troppo sul serio”.
16 -
Anche per quanto si riferisce a quella parte dell’organizzazione che
può apparire di natura paramassonica, va chiarito che si tratta di
forme prese dalle organizzazioni cavalleresche e dalle religioni
militari che, a loro volta, le presero da precedenti organizzazioni
iniziatiche. Ragion per cui si può dire che il Martinismo, in quanto
Ordine iniziatico si è richiamato alle antiche organizzazioni del
suo tipo, come del resto è vero, e per niente affatto a quelle
massoniche. Ciò accadde, invece, dopo che furono posti in uso i
rituali del Teder ed i Costituti di Bricaud.
17 -
In effetti, fin dal 1893 due soli membri del Supremo Consiglio erano
attivi: Papus e De Guaita e, in tal periodo e successivamente tutta
l’attività dell’Ordine kabbalistico si estrinsecò nel rilascio dei
diplomi di baccelliere e dottore in Kabbalah. A dir poi il vero,
tali diplomi si ottenevano con tesi che con la Kabbalah nulla
avevano da dividere. (Cfr. G. Ventura: “La R+C del Tempio e del
Graal e il Sâr Merodack Péladan” in Vie della tradizione – Palermo –
1974 Nr. 13.
18 -
Nel trattato si parla soltanto dei vescovi gnostici e dei membri del
Supremo Consiglio martinista. Si accenna poi, nell’ultimo periodo ai
“delegati martinisti” che “desiderano”. Non c’è alcun accenno ai
martinisti dei tre gradi e, tanto meno al fatto che la Chiesa
gnostica diventi chiesa ufficiale del Martinismo. Come si vede, si è
trattato di una interpretazione errata, probabilmente voluta, alla
morte di Papus, per ragioni di carattere reclutatorio che il Bricaud
intendeva rivolgere verso determinati strati della Massoneria. In
proposito si suggerisce di consultare qualche scritto sulla Chiesa
gnostica nel bollettino nr. 3.
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