sabato 25 gennaio 2014

La Preghiera al Dio Padre - tratta dal Pimandro -



Santo è Dio, il Padre di tutte le cose.

Santo è Dio, la volontà del quale si compie per la sua propria potenza.

Santo è Dio che vuol essere e che è conosciuto da quelli che sono suoi.

Santo sei tu che hai formato gli esseri mediante la tua parola:

Santo sei tu di cui tutta la natura è immagine,

Santo sei tu non formato dalla natura.

Santo sei Tu e più forte d’ogni potere,

Santo sei Tu e più grande d’ogni maestà,

Santo sei Tu e sopra a ogni lode.

Ricevi il puro sacrificio verbale dell’anima e del cuore che sale verso di te, o Indefinibile, Ineffabile, cui può nominare il solo silenzio.

Fa che io non mi svii dalla conoscenza della nostra essenza, dammi la forza, illumina della tua grazia quelli che sono nell’ignoranza, i fratelli della mia famiglia, figli tuoi.

Io credo in te e te ne rendo testimonianza:

Io cammino verso la vita e la luce.

O Padre, sii benedetto: l’uomo tuo vuol partecipare della tua santità poiché tu gliene hai dato pieno potere ".
 
 
 

mercoledì 22 gennaio 2014

Manifesto Convivium Gnostico Martinista


1. Chi siamo



Il Convivium Gnostico Martinista è una realtà iniziatica, manifesta sul piano quaternario e operativa, composta da uomini e donne autenticamente animati dal desiderio di riconoscersi in una visione tradizionale della ricerca e del lavoro spirituale.

E’ realtà iniziatica, in quanto si accede agli insegnamenti e agli strumenti che il Convivum pone a disposizione tramite una regolare e tradizionale associazione.

E’ realtà manifesta sul piano quaternario, perchè il Convivium è dotato di strutture ed articolazioni territoriali.

E’ realtà operativa, in quanto agli associati al Convivium è richiesta una laboriosa Opera Interiore tramite strumenti formativi ed informativi.

Quanto sopra evidenziato, risulta dal nostro assoluto convincimento che il martinismo sia una forma aggregativa tradizionale: un perimetro energetico ed iniziatico. Riteniamo che solamente l'aderenza di tale forma alla tradizione cristiana possa permettere di sviluppare dei lavori individuali e collettivi che abbiano sostanza di realtà. Ecco quindi come il Convivium Gnostico Martinista trae la propria linfa vitale dal Cristianesimo, attraverso le nostre radici iniziatiche ed operative che si riconoscono: nello Gnosticismo Alessandrino, nella Cabala Cristiana, in Martinez de Pasqually, in Louis Claude de Saint Martin, e nell'Ordine Martinista del Papus.

Per questi motivi, seppur nel rispetto delle altrui scelte, guardiamo con diffidenza la deriva teosofica e relativista che sembra aver investito tante altre istituzioni iniziatiche, dando vita ad una serie di formali distinzioni basate più su personalismi che non su una reale distinzione operativa e docetica.



2. Obiettivi



La finalità che persegue il Convivium Gnostico Martinista è quella della reintegrazione dell'uomo nell'uomo e dell'uomo nel Divino Immanifesto, condizione necessaria che deve essere acquisita da ogni uomo e donna di Conoscenza, per poter compiere il ritorno alla Dimora Celeste. Il Convivium mette quindi a disposizione dei fratelli e sorelle regolarmente e tradizionalmente associati un piano di studi e una formazione costante sotto gli influssi spirituali della Santa Gnosi, dei Maestri Passati, e l'assistenza dei fratelli e sorelle esperti.

E' intendimento del Convivium formare degli uomini di Conoscenza che siano filosofi, in quanto padroneggiano la scienza tradizionale, maghi, in quanto capaci di realizzare mutamenti interiori, e sacerdoti, in quanto capaci di amministrare il rapporto con il divino interiore.

Per questo il percorso è informativo, formativo e graduale.

Suddiviso in:

1. Grado Probatorio o Uditore, dove l'individuo verrà posto nella condizione di valutarsi ed essere valutato.

2. Grado di Associato Incognito

3. Grado di Iniziato Incognito

4. Grado di Superiore Incognito

5. Grado di Superiore Iniziatore Incognito



3. Strumenti dell'Opera



L'opera del Convivium Gnostico Martinista trova la propria identità e centralità nella formula pentagrammatica. E' attraverso il laborioso mistero di questa parola di potere che è perseguito il lavoro di reintegrazione individuale e collettiva. Tale Opera è posta in essere attraverso i seguenti strumenti:

1. Rituale Giornaliero Individuale

2. Rituale di Purificazione Mensile Individuale

3. Rituale di Loggia Collettivo

4. Rituale Eucaristico Collettivo

5. Rituale Solstiziale, Equinoziale, e di Plenilunio.

6. Pratica di meditazione a distanza



I lavori sono modulati in virtù del grado ricoperto e delle attitudini individuali, e hanno natura sia cardiaca che teurgica, in quanto consideriamo ogni tentativo di porre l'una innanzi all'altra solamente una speculazione accademica priva di sostanza e discernimento.





4. Articolazione



Il Convivium Martinista è retto da un Reggente che ha il compito di coordinare i lavori dei fratelli e delle sorelle, di promuovere la revisione periodica dei rituali, di vigilare sul rispetto delle norme di fratellanza e sulla coesione eggregorica. Esso è il primo servitore di tutti i fratelli e le sorelle. Tale incarico è a vita.

I fratelli e le sorelle sono raccolti in Logge sotto la guida dei rispettivi Filosofi. Il Filosofo non è necessariamente un Superiore Incognito Iniziatore, ma deve avere in sé i requisiti formali e sostanziali di Fratello Maggiore che umilmente e pazientemente si pone al servizio degli altri fratelli.

Sono inoltre esistenti Logge affiliate al Convivium Gnostico Martinista, che accettano di utilizzare durante i loro lavori collettivi il Pantacolo del Convivium; altresì i loro membri accettano di includere durante i loro lavori giornalieri il Pantacolo del Convivium e il Salmo della Fratellanza del Convivium.



5. Associazione al Convivium Gnostico Martinista



Il Convivium Martinista non pone nessuna esclusione basata sul sesso o sulla razza, ma pretende che i suoi associati abbiano ricevuto un sigillo cristiano. In quanto riteniamo che questa forma di martinismo sia un rito di perfezionamento in ambito cristiano, e come tale necessita la presenza, nell’associato, di quel patrimonio culturale, psicologico ed iniziatico proprio del cristianesimo.

Nessuna esclusione in base a requisiti formali quali il sesso o la razza è prevista per i gradi superiori.

E’ possibile accedere al Convivium Gnostico Martinista a seguito di una preventiva verifica dei requisiti formali e sostanziali del bussante, a cui seguirà l’esercizio in una pratica meditativa preparatoria all’associazione, che può avvenire da uomo ad uomo oppure in loggia.

E’ richiesto da parte degli associati un costante lavoro filosofico ed operativo, e quindi tendiamo a sconsigliare la semplice richiesta di informazioni a coloro che non sono in grado di gestire minimamente la propria vita quotidiana.

Aforismi Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri



Più i principi dei demoni fanno uso della loro potenza contro l’Altissimo, più vengono umiliati e puniti. Più riportano vittorie sui minori spirituali, più sono tormentati e disperati, perché il Creatore toglie, con loro grande vergogna, la preda, riconducendo alla divina giustizia i minori che essi hanno soggiogato (condotto al Lato Oscuro), non consentendo mai che una completa vittoria rimanga agli spiriti perversi né alle loro legioni. Sono concesse agli spiriti perversi delle leggi immutabili, ogni azione e movimento e autorità potente per agire secondo la loro volontà contro ogni essere spirituale emanato, come contro ogni essere di forma corporea. Ma nonostante tutta la loro ostinazione, nessuna delle loro opere giunge allo scopo cui essi si propongono di arrivare. Forse mi chiederete quale fosse lo scopo cui i demoni si proponevano di arrivare? E’ quello di oltrepassare i limiti loro prescritti seducendo senza posa gli abitanti della terra, corrompendo e portando attacchi più forti di quelli che erano assegnati alla loro potenza ordinaria; è di aver sedotto l’intelletto dei minori, allo scopo di farsi passare ai loro occhi come i soli veri dèi della terra e dei cieli, promettendo di procurare ad essi la stessa potenza e le stesse facoltrà di quelle che possiede la divinità, e che se questi minori volessero seguirli e riconoscerli loro capi, potrebbero presto agire liberamente su qualsiasi essere
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)



La rabbia dei demoni, i quali hanno giurato di dissolvere e distruggere ogni specie di creazione; e ciò servendosi degli stessi uomini, nei quali insinuano una gran quantità di passioni materiali che sanno esser conformi alla debolezza dei sensi della vita materiale e spirituale; e per mezzo di queste insinuazioni, essi operano nei minori delle azioni opposte le une alle altre, mantendole così nella confusione…L’accanimento dei demoni  nel disseminare dissensi tra gli uomini tende unicamente a far nascere in loro pensieri smisurati di orgoglio e ambizione, affinchè gli uomini vivano continuamente in discordia spirituale e che non conoscano il motivo e la causa del turbamento e delle pene alle quali sono condannati, e che possano perdere del tutto l’idea del culto che devono tributare al Creatore…I demoni hanno potere sulle forme  corporee di materia apparente; ma occorre sapere che i medesimi demoni non possono impedirne la reintegrazione delle sostanze spirituali che compongono le forme, non essendo queste sostanze derivate da loro. Possono anche distruggere la forma particolare ma non la forma generale terrestre, la quale non deve aver fine che nel tempo prescritto e limitato dal Creatore 
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)



Più i principi dei demoni fanno uso della loro potenza contro l’Altissimo, più vengono umiliati e puniti. Più riportano vittorie sui minori spirituali, più sono tormentati e disperati, perché il Creatore toglie, con loro grande vergogna, la preda, riconducendo alla divina giustizia i minori che essi hanno soggiogato , non consentendo mai che una completa vittoria rimanga agli spiriti perversi né alle loro legioni. Sono concesse agli spiriti perversi delle leggi immutabili, ogni azione e movimento e autorità potente per agire secondo la loro volontà contro ogni essere spirituale emanato, come contro ogni essere di forma corporea. Ma nonostante tutta la loro ostinazione, nessuna delle loro opere giunge allo scopo cui essi si propongono di arrivare. Forse mi chiederete quale fosse lo scopo cui i demoni si proponevano di arrivare? E’ quello di oltrepassare i limiti loro prescritti seducendo senza posa gli abitanti della terra, corrompendo e portando attacchi più forti di quelli che erano assegnati alla loro potenza ordinaria; è di aver sedotto l’intelletto dei minori, allo scopo di farsi passare ai loro occhi come i soli veri dèi della terra e dei cieli, promettendo di procurare ad essi la stessa potenza e le stesse facoltrà di quelle che possiede la divinità, e che se questi minori volessero seguirli e riconoscerli loro capi, potrebbero presto agire liberamente su qualsiasi essere
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)



Ecco, Israele, tutto ciò che puoi ottenere dall’intelletto demoniaco e dal princìpio dei demoni; e tuttavia è con essi che cerchi di legarti senza posa, per vivere eternamente sotto le leggi abominevoli e contrarie a quelle del Creatore e dell’umanità spirituale divina…E’ necessario ora che ti istruisca sulle facoltà e sulla potenza del gran principe dei demoni, sotto i quali sei rimasto in schiavitù in Egitto. La prevaricazione demonica l’ha fatto cadere in una così grande privazione che non può più ricevere alcun intelletto divino, ma gli resta e gli resterà sempre la facoltà del pensiero; e la volontà che che corrisponde a questo pensiero forma il suo intelletto demoniaco generale. Con la sua parola di comando, che è in effetti la sua azione, insinua il cattivo spirito sugli spiriti suoi aderenti, i quali poi lo comunicano ai minore che il principe dei demoni cerca incessantemente di sedurre e di sottomettere alle sue leggi. Questi cattivi spiriti aderenti, sebbene inferiori, hanno la medesima facoltà del loro principe perché sono, come lui, esseri pensanti e liberi da ogni forma materiale; essi hanno per conseguenza il loro intelletto particolare, che emana immediatamente da essi stessi, come l’intelletto generale cattivo emana dal gran principe dei demoni, loro capo. Vedi dunque che lo spirito cattivo non ha in suo potere che due potenze: la sua pura determinata e quella degli spiriti inferiori suoi seguaci…Sappi Israele che che è questo istinto particolare (yetzer hara) che circonda ogni essere di corpo creato ed ogni essere minore non appena viene emancipato dal cerchio della divinità; è lui che tenta, attacca e combatte i minori spirituali e assai spesso li fa soccombere secondo il suo perverso desiderio
(Martinez de Pasqually, Trattato della reintegrazione degli esseri)


lunedì 20 gennaio 2014

Loggia Martinista a Montecatini (Toscana)



12 Gennaio 2014



Nella città di Montecantini viene regolarmente e tradizionalmente costituito la Loggia Martinista Abraxas.

Il Convivum Gnostico Martinista è aperto a tutti i fratelli e le sorelle che intendono camminare lungo un percorso iniziatico tradizionale, teso alla reintegrazione dell'uomo nell'uomo, e dell'uomo nel Divino. Questo percorso di conoscenza interiore viene coadiuvato dagli  strumenti, l'arte e la scienza che il Convivum trasmette, e che hanno come radice gli insegnamenti di Martinez de Pasqually,   Louis Claude de Saint Martin, la Cabala Cristiana, e lo Gnosticismo.

L'opera del Convivium Gnostico Martinista trova la propria identità e centralità nella formula pentagrammatica. E' attraverso il laborioso mistero di questa parola di potere che è perseguito il lavoro di reintegrazione individuale e collettiva. Tale Opera è posta in essere attraverso i seguenti strumenti:
1. Rituale Giornaliero Individuale
2. Rituale di Purificazione Mensile Individuale
3. Rituale di Loggia Collettivo
4. Rituale Eucaristico Collettivo
5. Rituale Solstiziale, Equinoziale, e complementari.
6. Pratica di meditazione a distanza
I lavori sono modulati in virtù del grado ricoperto e delle attitudini individuali, e hanno natura sia cardiaca che teurgica, in quanto consideriamo ogni tentativo di porre l'una

La rabbia dei demoni, i quali hanno giurato di dissolvere e distruggere ogni specie di creazione; e ciò servendosi degli stessi uomini, nei quali insinuano una gran quantità di passioni materiali che sanno esser conformi alla debolezza dei sensi della vita materiale e spirituale; e per mezzo di queste insinuazioni, essi operano nei minori delle azioni opposte le une alle altre, mantenendole così nella confusione…L’accanimento dei demoni  nel disseminare dissensi tra gli uomini tende unicamente a far nascere in loro pensieri smisurati di orgoglio e ambizione, affinchè gli uomini vivano continuamente in discordia spirituale e che non conoscano il motivo e la causa del turbamento e delle pene alle quali sono condannati, e che possano perdere del tutto l’idea del culto che devono tributare al Creatore…I demoni hanno potere sulle forme  corporee di materia apparente; ma occorre sapere che i medesimi demoni non possono impedirne la reintegrazione delle sostanze spirituali che compongono le forme, non essendo queste sostanze derivate da loro. Possono anche distruggere la forma particolare ma non la forma generale terrestre, la quale non deve aver fine che nel tempo prescritto e limitato dal Creatore. 
(Martinez de Pasqually, Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri)

www.martinismo.net

martedì 14 gennaio 2014

Gli Avversari del Cristo - Papus



Se i clericali accusano i Martinisti di evocare Satana o qualche altro demonio in sedute segrete che non sono mai esistite se non nella loro fervida immaginazione, al contrario altre società che pretendono di studiare l'occultismo e “sviluppare le facoltà latenti nell'uomo", senza credere del resto all'esistenza del diavolo, fanno circolare ipocritamente delle circolari confidenziali nelle quali accusano i Martinisti di passare il tempo praticando la “Magia Nera".
Ora la pratica della magia nera consiste nel fare il male coscientemente e vigliaccamente, e nulla è più lontano dal fine e dai procedimenti essenzialmente cristiani dei Martinisti di ogni tempo, vecchi e moderni. I Martinisti non esercitano la magia, sia bianca che nera.
Essi studiano, pregano e perdonano le ingiurie.
I Rosa-Croce spesso hanno dovuto combattere degli stregoni che abusavano dell'ignoranza e dello scetticismo contemporanei per cercare scioccamente di esercitare i loro talenti su vittime innocenti.
Ogni volta, i Rosa-Croce hanno apertamente avvisato gli individui che essi erano dediti "al battesimo della Luce" e che hanno combattuto con la preghiera. Ma i Martinisti, non appartenendo alla Rosa-Croce, non hanno mai avuto da difendere collettivamente nessuna altra causa all'infuori di quella della verità ed essi hanno agito sempre apertamente, pubblicando tutti gli atti e tutte le decisioni loro.
Invece coloro che diffamano nell'ombra e si nascondono quando si vedono scoperti, coloro che scrivono circolari ipocrite e che calunniano nascostamente i Martinisti, della lealtà dei quali hanno paura, costoro non meritano che pietà e perdono, e, quando si vedono le facoltà latenti manifestarsi con tali procedimenti, si è portati a mostrare a questi uomini che la magia nera comincia dalla diffamazione anonima che, nel piano mentale, è generatrice di larve kama-manasiche, come la bassa stregoneria del contadino analfabeta nel piano astrale. A buon intenditore, salve!
 
Dott. Gerard Encausse (Papus) 1899

sabato 4 gennaio 2014

IOD HE SCHIN VAU HE - Papus



IOD HE SCHIN VAU HE

"Quando il Cristo è venuto, ha reso la pronuncia di questa parola più centrale e più interiore, poiché il gran nome che queste quattro lettere esprimevano è l'esplosione quaternaria o il segnale cruciale di ogni vita; mentre Gesù Cristo portando dall'alto la W degli ebrei, o la lettera S, ha unito il santo ternario al gran nome quaternario, di cui tre è il principio. Ora, se il quaternario doveva trovare in noi la propria fonte nelle ordinazioni antiche, a maggior ragione il nome di Cristo deve pure attendere da lui esclusivamente tutta l'efficacia e la luce. Perciò ci ha detto di chiuderci nella nostra stanza, quando vorremo pregare: mentre nell'antica legge, occorreva assolutamente andare a pregare nel Tempio di Gerusalemme; e qui, vi rimanderò ai trattatelli del vostro amico sulla penitenza, la santa preghiera, il vero abbandono, intitolati: De Weg zu Christ, vi vedrete, ad ogni passo, se tutti i mezzi umani non sono scomparsi e se è possibile che qualcosa vi sia trasmessa veramente, se lo spirito non si crea in noi, come si crea eternamente nel principio della natura universale dove si trova in permanenza l'immagine da cui abbiamo estratto la nostra origine e che è servita da quadro al Mensebwerdung. Senza dubbio, c'è una grande virtù in questa vera pronuncia, tanto centrale che orale, di questo gran nome e di quello di Gesù Cristo che ne è il fiore. La vibrazione della nostra aria elementare è cosa molto secondaria nell'operazione con cui questi nomi rendono sensibili le cose che non lo sono. La loro virtù sta nel fare oggi e in ogni momento ciò che hanno fatto all'inizio delle cose per dare origine ad esse; e poiché esse hanno prodotto ogni cosa prima che esistesse l'aria, senza dubbio sono ancora al di sopra dell'aria, quando adempiono le stesse funzioni; e non è impossibile a questa divina parola farsi sentire, anche da un sordo e in un luogo privo d'aria, come non è difficile alla luce spirituale rendersi sensibile ai nostri occhi anche fisici, quand'anche fossimo ciechi e sprofondati nella prigione più tenebrosa. Quando gli uomini fanno sentire le parole fuori del loro vero posto e che consegnano per ignoranza, imprudenza o empietà, alle regioni esteriori o a disposizione degli uomini del torrente, esse conservano sempre senza dubbio la loro virtù, ma ne trattengono sempre in quantità, perché non si adattano alle combinazioni umane; perciò questi tesori tanto rispettabili non hanno fatto altro che provare diminuzione passando per le mani dell'uomo; senza contare che non han cessato d'essere sostituiti da ingredienti o nulli o pericolosi, che, producendo pure degli effetti, hanno finito per riempire di idoli il mondo intero, perché è il tempio del vero Dio, che è il centro della parola."
Non termineremo questo estratto senza far notare che l'Ordine è debitore a Saint-Martin stesso, non solo del sigillo, ma anche del nome mistico del Cristo, che orna tutti i documenti ufficiali del Martinismo.
Ci vuole proprio la malafede d'un clericale per pretendere che questo sacro nome si riferisca ad altra persona che non a N.S. Gesù Cristo, il Verbo divino creatore. Antonini che nel suo libro Dottrina del Male pretende che la shin ebraica satanizza tutte le parole dove entra, dimostra semplicemente d'essere incapace di comprendere alcunchè di simbolismo.
Il Martinismo è cristiano, ma il suo spirito è nettamente anticlericale…


www.martinismo.net